Pezzali: la radio è stata la mia compagna di vita
Max Pezzali (5o anni tra un paio di giorni), ex voce del gruppo 883, dal 2004 ha intrapreso la carriera solista
Ci sono vari modi di festeggiare 25 anni di carriera. Max Pezzali ha deciso di dedicare un (doppio) disco allo strumento che gli ha permesso di diventare grande e vendere milioni di dischi. «Le canzoni alla radio» (esce venerdì) contiene 30 suoi grandi successi in Fm, pescando anche dall’era 883, e sette brani inediti. «La radio mi ha permesso di conoscere il pop, di fare il grande salto, da ascoltatore ancor prima che da artista. È stata la mia insegnate di musica, la mia colonna sonora, la mia enciclopedia e soprattutto la mia compagna di vita», racconta Max scavando nella memoria. Tra i pezzi nuovi, c’è «Volume a 11», la sintesi migliore del suo percorso, da ragazzo di Pavia che amava Springsteen ma anche Tom Petty e i cantastorie americani, ad habitué dei piani alti della classifica italiana: «Ho iniziato a rivedermi io come ero sul finire degli anni Ottanta. Mi chiedevo se veramente mi vestivo così, se veramente ascoltavo certa musica, se veramente attaccavo certe cose sul diario. Ho realizzato che c’è qualcosa in comune dopo 25 anni. Oggi come allora voglio vivere la vita sempre alzando il volume un po’ oltre la soglia, una tacca sopra». C’è poi «Un’estate ci salverà» («brano sull’estate senza il solito ottimismo») e «Duri da battere», il singolo con la partecipazione dei suoi due nuovi compagni di viaggio Francesco Renga e Nek e il video girato dai Manetti in cui Max veste i panni di Indiana Jones. «Questo cd è stata anche l’occasione per rivivere il senso dei brani che ho scritto. Oggi “Rotta per casa di Dio” sarebbe completamente fuori tempo, archeologia pop: nessun “appuntamento otto e mezza puntuali al bar”. Ci sono i navigatori e le chat di gruppo. Però credo che le mie canzoni d’amore non siano invecchiate, quel sentimento è universale».