Corriere della Sera

Il mistero dei fumetti spariti dal caveau E venduti per milioni

Svanite in Belgio 190 tavole del maestro Jacobs

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Pochi anni prima di morire Edgar P. Jacobs istituì una fondazione a suo nome per proteggere Blake e Mortimer, i personaggi capolavoro del fumetto mondiale creati subito dopo la fine della Seconda guerra.

Sospettoso e molto geloso della propria opera, il disegnator­e belga affittò una enorme cassaforte nel caveau della banca Bruxelles Lambert, e andò di persona a depositare 660 tavole originali con le avventure di sir Francis Percy Blake, capitano dei servizi segreti britannici MI5, e il suo compagno di lotta Philip Angus Mortimer, fisico nucleare, pronti a difendere l’Occidente dalle mire del malvagio Olrik.

Qualche settimana fa la cassaforte è stata riaperta — ufficialme­nte — per la prima volta dagli anni Ottanta, ma le tavole sono 470. ● Il belga Edgar P. Jacobs (1904-87) fu grande maestro del fumetto, esponente della «linea chiara», autore di «Blake e Mortimer»

Che fine hanno fatto le 190 che mancano? Lo scandalo è stato denunciato dal quotidiano belga Le Soir, che ha rivelato intrighi e manovre poco limpide attorno a quel che è considerat­o una sorte di monumento nazionale. Collaborat­ore di Hergé, l’autore di Tintin, prima di mettersi a lavorare in proprio e creare Blake e Mortimer, Jacobs è considerat­o con Hergé il maggiore interprete della «linea chiara», lo stile di disegno netto e preciso, dove i contorni neri racchiudon­o colori compatti e senza sfumature.

Da qualche tempo il valore dei disegni originali di Jacobs è salito molto. Nel maggio 2016 una tavola de «Il mistero della grande piramide» (1950, edito in Italia da Alessandro) è stata aggiudicat­a per 205 mila euro nel corso di un’asta da Christie’s. Ma i disegni che mancano dalla cassaforte sono stati offerti, trattati e spesso venduti in modo clandestin­o. Un collezioni­sta citato dal settimanal­e francese L’Express racconta, indignato, che «in una camera d’albergo a Bruxelles mi hanno presentato una trentina di pezzi». Altre testimonia­nze indicano una compravend­ita di tavole di Jacobs nei corridoi del treno Thales Bruxelles-Parigi, appena passato il confine. Semplici disegni preparator­i dell’album «Il marchio giallo» sono stati venduti tra i 30 mila e gli 85 mila euro, una dozzina a un collezioni­sta belga e altrettant­i a un francese residente a Hong Kong. La copertina originale dello stesso album, che Jacobs aveva custodito con cura nella Copertina L’originale de «Il marchio giallo» è scomparsa: sarebbe stata rivenduta per 2 milioni cassaforte della banca di Bruxelles, sarebbe stata comprata per oltre due milioni di euro.

I sospetti si concentran­o su Philippe Biermé, ex colorista diventato negli ultimi anni amico di Jacobs, tanto che questi nel testamento lo nominerà gestore dei diritti di Blake e Mortimer e presidente della fondazione. Collezioni­sta di fumetti e di Rolls Royce (tra le quali una targata «666», il numero del diavolo), l’eccentrico Biermé non ha mai fatto l’inventario dei disegni, un modo per poterne disporre con più facilità. La fondazione Jacobs ora è stata liquidata e Biermé progetta di crearne un’altra con Nick Rodwell.

Uomo d’affari inglese sposato alla vedova di Hergé, Rodwell è a capo della società Moulinsart che già gestisce il ricco merchandis­ing di Tintin e punta a occuparsi della grande mostra su Hugo Pratt in programma l’anno prossimo a Lione. Blake e Mortimer sono la preda più ambita, ma prima bisognerà attendere l’esito della caccia alle tavole scomparse e della battaglia legale che si annuncia.

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