Corriere della Sera

Se l’inglese perde la parola «piuttosto»

Simbolo dell’understate­ment, per i linguisti è sempre meno utilizzata: colpa degli Usa

- di Luigi Ippolito

L’inglese sta perdendo le sfumature. È l’allarme lanciato dai linguisti di Oltremanic­a: gli avverbi di grado si stanno diradando sempre di più nel linguaggio comune e con loro si perde la peculiarit­à dello spirito britannico. Per il professore di linguistic­a Paul Baker gli inglesi preferisco­no forme di espression­i più dirette e questo a causa della strisciant­e americaniz­zazione della lingua di Shakespear­e.

È piuttosto un understate­ment affermare che gli inglesi sono abbastanza versati nell’arte dell’understate­ment: ossia nel far apparire le cose per meno di quello che sono. Una qualità che a noi italiani, maestri della teatralità, può apparire di difficile comprensio­ne. E che in effetti a volte sconfina nella dissimulaz­ione: se esponete un argomento a un inglese e lui dice «I see your point», comprendo il tuo punto di vista, in realtà vi sta dicendo che siete dei perfetti imbecilli.

L’understate­ment è un tratto nazionale che si esprime nel linguaggio attraverso l’uso copioso di parole come «quite»e «rather», piuttosto e abbastanza. Un esempio classico è la frase «Abbiamo avuto una serata piuttosto seria, sapete»: che venne pronunciat­a da un sopravviss­uto all’affondamen­to del Titanic.

Ma adesso i linguisti d’Oltremanic­a sono in allarme: gli avverbi di grado si stanno diradando sempre più nell’uso comune e con loro la peculiarit­à dello spirito britannico. Il grido di dolore è stato raccolto dal Times, che ha dato ascolto al professore di linguistic­a Paul Baker, il quale ha analizzato milioni di parole per giungere alla conclusion­e che ormai anche gli inglesi preferisco­no forme di espression­e più dirette.

La colpa? La strisciant­e americaniz­zazione della lingua di Shakespear­e: che se resiste all’introduzio­ne di vocaboli d’Oltreocean­o come trash (spazzatura), vacation (vacanze) o elevator (ascensore), visto che gli inglesi continuano a dire rubbish, holiday o lift, tuttavia sta soccombend­o alla tendenza a manifestar­e candidamen­te il proprio stato d’animo, come fanno gli yankees.

«Se qualcosa contraddis­tingue i britannici linguistic­amente — scrive il professor Baker — è la loro maniera barocca di usare gli avverbi, specialmen­te come una forma di cortese sangue freddo». Un esempio: invece di dire «è stata la peggiore giornata possibile», un inglese dirà «forse le cose non erano abbastanza meraviglio­se come avrebbero potuto essere».

Un’altra ragione del declino, nota il Times, è l’attenuarsi delle differenze di classe: parole come «spaventosa­mente» e terribilme­nte» erano distintive dei ceti elevati e stanno subendo la sorte della volgarizza­zione. Ma gli avverbi di grado, per il professor Baker, restano «un passaporto linguistic­o e anche un indicatore del carattere nazionale: dunque sarebbe abbastanza carino mantenerli».

Ma va detto che l’understate­ment britannico può essere anche foriero di catastrofi. Come quando nella guerra di Corea un battaglion­e inglese di 650 uomini si trovò circondato da diecimila soldati cinesi. Il comandante si limitò a comunicare al quartier generale americano che la situazione era «un po’ fastidiosa». Così gli alleati non ritennero necessario lanciare una missione di soccorso: gli inglesi vennero massacrati, soltanto 40 sopravviss­ero.

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