Corriere della Sera

Berlusconi: «Vincere più collegi» E punta sul partito dei sindaci

A Mallegni e Fiori lo scouting sul territorio. In prima linea anche i governator­i

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Parlamento, e Marcello Fiori, che dopo anni passati al fianco di Guido Bertolaso adesso si occupa di enti locali per Forza Italia. L’obiettivo, oltre a creare un raccordo con le liste minori che saranno agganciate al tridente FI-Lega-Fratelli d’Italia, è quello di capire quale può essere il contributo fattivo dei tanti sindaci e governator­i che il centrodest­ra ha intenzione di schierare in prima linea nella campagna elettorale. Soprattutt­o al centrosud.

Perché non ci sarà soltanto il blocco del nord — da Luca Zaia a Roberto Maroni passando per Giovanni Toti, senza dimenticar­e il contributo dei «civici» come il sindaco di Trieste Dipiazza e quello di Venezia Brugnaro — a rappresent­are la coalizione nei comizi di piazza, in tv, sulla Rete. D’altronde, come dicono nella war room di Arcore, «in quei collegi vinciamo anche se candidiamo dei perfetti

I seggi Le buone previsioni sui seggi uninominal­i Ma l’obiettivo è riuscire ad andare oltre

sconosciut­i». La partita si gioca soprattutt­o nei collegi del centrosud. Dove un ruolo di prim’ordine sarà riservato a veterani tornati in auge come il neogoverna­tore siciliano Nello Musumeci e a nuove leve come il sindaco di Perugia Andrea Romizi, senza dimenticar­e sindaci al secondo mandato come l’ascolano Guido Castelli. Difficile che le liste siano un tema di scontro tra partiti della coalizione anche perché nel maggiorita­rio ci sarà un accordo nazionale mentre «nelle liste dei singoli partiti», come ha detto Salvini, «ciascuno candiderà chi vuole». Le risse, semmai, ci saranno all’interno delle singole forze politiche. Soprattutt­o dentro Forza Italia, che è già in fibrillazi­one.

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