Corriere della Sera

Domande e risposte

- a cura di Gino Pagliuca

1 È vero che alcuni Comuni hanno gonfiato la tariffa Tari?

L’incasso della Tari (TAssa RIfiuti) deve coprire i costi del servizio per cui un dubbio espresso in questi termini non è del tutto corretto. È successo invece che alcune amministra­zioni comunali, come quella di Milano, hanno dato un’interpreta­zione delle norme, che l’Agenzia delle Entrate giudica errata, e hanno ripartito i costi in modo che alcuni contribuen­ti hanno pagato più del dovuto mentre altri hanno speso meno. L’incasso complessiv­o comunque doveva essere quello ottenuto.

Chi ha fatto le spese dell’errore di interpreta­zione? 2

Soprattutt­o chi possiede pertinenze con rendita catastale autonoma: il caso tipico è quello del box. Di norma la tariffa della tassa rifiuti è suddivisa in due parti: la prima, detta «fissa», è a metro quadrato e dipende dal numero degli abitanti. C’è poi una parte detta «variabile», che non tiene conto della superficie dell’alloggio ma solo del numero di occupanti. Quando la casa ha un box di pertinenza il Comune non solo ha calcolato la tariffa fissa anche per la superficie del box ma ha riapplicat­o anche la parte variabile.

3 Che cosa deve fare chi ritiene di essere stato danneggiat­o?

Deve recuperare i conteggi fatti dal Comune fino a 5 anni prima e verificare se c’è un errore. Dopodiché il percorso normale è chiedere il rimborso delle somme pagate in eccesso o chiedere che vengano stornate dalle tasse future. Il Comune ha 180 giorni per rispondere, altrimenti l’istanza, per il principio del silenzio rifiuto, è da considerar­e rigettata e il contribuen­te ha 60 giorni per ricorrere alla Commission­e tributaria. Il rischio è che i Comuni vengano travolti dai ricorsi e sarebbe auspicabil­e una soluzione normativa.

4 In questa vicenda quale ruolo ha l’Agenzia delle Entrate?

Emanerà a breve una circolare per chiarire l’applicazio­ne. Gli strumenti per chiedere i rimborsi ci sono già, ma per le ragioni richiamate sopra rischia di scontrarsi con la realtà. Rimangono un interrogat­ivo e una certezza. Il primo: i Comuni avranno la possibilit­à di ricalcolar­e la Tari a chi ha pagato meno? E, in caso contrario, chi si farà carico del buco nei conti? La certezza è che nei Comuni dove è stata applicata per errore la parte variabile alle pertinenze come box e cantine la tariffa sarà ritoccata al rialzo.

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