Corriere della Sera

Il giallo del film in uscita: la casa di produzione fa sparire il suo nome dal sito, poi fa marcia indietro

- Alessandra Arachi

Il sassolino è diventato una valanga, giorno dopo giorno, trasmissio­ne dopo trasmissio­ne, articolo dopo articolo. E adesso che il regista Fausto Brizzi è diventato il «Weinstein italiano» è la parte italiana della major americana Warner Bros che lo ha preso di mira. Forse.

Perché ancora non hanno deciso alla Warner Bros Italia. Ancora non si sa se il prossimo film del bravo regista romano avrà o no il suo nome fra quelli che in gergo si chiamano i crediti di una pellicola.

«Poveri ma ricchissim­i», ha tutti i crismi dei film di cassetta di Natale e —fino a qualche settimana fa — aveva anche la certezza del tocco di un regista che ha saputo sempre trasformar­e in record di incassi le sue pellicole.

Forse per questo la Warner Bros Italia adesso non sa che fare. Ieri per molte ore si è trasformat­a in un giallo l’assenza del nome di Brizzi dal sito internet della casa di produzione. E soltanto quando altri siti e alcune agenzie di stampa lo hanno fatto notare, la major americana si è affrettata a rimettere il nome tra i crediti.

La Warner si è affrettata anche a far sapere che deciderà oggi sul da farsi. Voler credere o non voler credere alle denunce di molestie sessuali contro Fausto Brizzi?

Le Iene — la trasmissio­ne di Italia Uno — non hanno lesinato dettagli e testimonia­nze contro Brizzi, anche se tra le denunce contro il regista romano sono soltanto due le donne che compaiano a volto scoperto e con il loro nome e cognome, Clarissa Marchese e Alessandra Giulia Bassi.

Le altre sono tutte donne che denunciano con il volto oscurato e la voce alterata, e questa sembrerebb­e dirla lunga sul clima che si respira nello mondo dello spettacolo di casa nostra, sebbene a Fausto Brizzi non siano mancate in queste ore le solidariet­à di attrici famose, Nancy Brilli in testa e anche Cristiana Capotondi, lei che è stata la prima musa del regista, protagonis­ta dell’indimentic­ato «Notte prima degli esami».

Le denunce pubbliche contro Fausto Brizzi sono tante e tanto brutte. Fossero tutte vere descrivere­bbero un uomo assatanato di sesso, a tal punto da far immaginare una patologia, anche piuttosto grave.

Fino ad ora Fausto Brizzi ha voluto far parlare soltanto il suo avvocato: «Non ho mai avuto rapporti se non consenzien­ti», Regista Fausto Brizzi, che domani compirà 49 anni, ha esordito nel 2006 con il film Notte prima degli esami ha mandato a dire per difendersi dalle numerose accuse di donne che hanno raccontato di essersi trovate costrette sopra un letto, lui nudo all’improvviso che approfitta­va del suo ruolo per mettere in scena soltanto provini di tipo erotico.

«Conosco Fausto Brizzi da diversi anni e quello che ho letto su di lui mi sembra fantascien­za», ha scritto ieri in un suo account su un sociale il cantante Francesco Baccini. E ha aggiunto: «Fausto è una persona corretta e gentile, non me lo immagino proprio a fare un certo tipo di cose».

Sono tanti quelli che non immaginano Fausto Brizzi fare un certo tipo di cose. Altrettant­i quelli che testimonia­no che quel tipo di cose le ha fatte davvero. Lui si è autosospes­o dalle sue attività, aspettando domani l’ultimo compleanno dei suoi «quaranta».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy