Vitrociset, dall’era Crociani al golden power del governo
Dopo Tim e Piaggio Aerospace, il governo si prepara ad applicare per la terza volta i poteri speciali che scattano nel caso di aziende considerate strategiche. Ad anticipare il possibile ricorso al «golden power» su Vitrociset, dopo il passaggio del 98,5% all’imprenditore abruzzese Tonino Di Murro, è stata la ministra della Difesa, Roberta Pinotti. «Vitrociset ha contratti importanti non solo con il ministero della Difesa, ma anche col ministero degli Interni e comunque su dati sensibili», ha affermato. Aggiungendo che si tratta di uno strumento che serve a «verificare questioni strategiche comprese le tipologie della proprietà». E ancora: «Abbiamo già utilizzato il golden power nel caso della Piaggio e anche nel caso Vitrociset può essere usato». Dopo mesi di trattative, ieri Di Murro, titolare del 51% della Fg Tecnopolo Holding di Roma, ha annunciato l’accordo con la società di diritto olandese Croce International per l’acquisto della totalità della Ciset Srl, che a sua volta controlla il 98,5% di Vitrociset (il restante 1,5% è di proprietà di Leonardo), società leader nei settori della difesa, sicurezza, logistica, trasporti, spazio e smart cities. Allo stesso tempo l’imprenditore ha avviato la procedura per il golden power. «Una volta ottenuto il via libera del governo, il contratto di acquisto potrà essere definitivamente perfezionato e la Vitrociset rilanciata», ha spiegato.