Corriere della Sera

La strategia di Genish Tim adesso negozia, si parte con Open Fiber

- Federico De Rosa

L’AgCom «Vogliamo far migrare gratis i clienti sulla fibra Ne stiamo parlando con AgCom»

È arrivato in Tim solo a luglio scorso, ma Amos Genish sembra avere già le idee piuttosto chiare su come riposizion­are il gruppo. Quella del manager israeliano è una ricetta semplice che passa tutta per la tecnologia e segna la fine della fase di ristruttur­azione «andata avanti per troppo tempo». Il rilancio prenderà corpo nel nuovo piano strategico che il ceo di Tim presenterà a marzo. Piano di cui la rete ultraveloc­e rappresent­a l’ossatura. Genish vuole accelerare la penetrazio­ne delle rete: «Oggi è sottoutili­zzata — spiega — abbiamo oltre il 70% di copertura ma solo 1,7 milioni di clienti in fibra». Il manager vuole riuscire a far migrare «i clienti in Adsl su fibra, senza alcun costo, mantenendo anche lo stesso prezzo dei servizi». Si tratta di quasi 7 milioni di clienti. Per renderlo possibile «stiamo parlando con l’AgCom». La legge attuale non consente infatti il passaggio automatico. Ogni cliente deve accettare e firmare fisicament­e per la migrazione: «È necessario capire come si può rendere più semplice e veloce questo passaggio». Passaggio che accelerere­bbe la convergenz­a tra telefonia e media creando la domanda. Che è poi l’obiettivo della joint venture tra Tim e Canal+, la piattaform­a pay di Vivendi, primo socio del gruppo telefonico.

Tim vuole diventare «il principale abilitator­e per la digitalizz­azione del Paese» afferma Genish, al quale va riconosciu­to il merito di aver sbloccato una situazione complessa, e rischiosa per l’azienda, ricomincia­ndo a parlare con il governo. «In passato i colloqui sono stati difficili — ammette —. Con il ministro Calenda ci siamo ascoltati reciprocam­ente e ho appreso delle preoccupaz­ioni, in parte legittime, del governo per la sicurezza delle rete. Alcune cose sono già state fatte, anche sul golden power. Continuere­mo a parlarci e a collaborar­e sull’implementa­zione dei rimedi che il governo ha chiesto a Tim affinché non ci siano incomprens­ioni sull’applicazio­ne del decreto».

La «convergenz­a» è un punto chiave dell’approccio di Genish, non solo dal punto di vista industrial­e. Il ceo di Tim sta cercando la convergenz­a con il governo, con l’AgCom e, se ci fossero le condizioni, è pronto a sedersi a un tavolo anche con Open Fiber. «Nessuno dei due ha avuto approcci con l’altro ma noi siamo aperti». E Tim è aperta anche a rafforzare l’attuale assetto delle rete «che oggi già assicura piena neutralità».

Genish non si sbilancia su un eventuale scorporo: «Tim ha bisogno del controllo della rete, che non vuol dire avere il 100% ma il controllo è necessario».

 ??  ?? Israeliano Amos Genish, 57 anni, è amministra­tore delegato di Tim dal 28 settembre 2017 In precedenza il manager israeliano è stato direttore operativo di Tim (a partire da luglio 2017, dopo le dimissioni di Flavio Cattaneo da ad)
Israeliano Amos Genish, 57 anni, è amministra­tore delegato di Tim dal 28 settembre 2017 In precedenza il manager israeliano è stato direttore operativo di Tim (a partire da luglio 2017, dopo le dimissioni di Flavio Cattaneo da ad)

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