Corriere della Sera

Il mistero dei dati da verificare E l’Auditel diventa un caso

La spiegazion­e ufficiale: solo un inconvenie­nte tecnico

- R. Fra.

«Auditel rivendica il ruolo di coprotagon­ista nello scenario tv e dunque si fa attendere come fanno le star. Come dargli torto se tutti pendono dalle sue labbra?»: Giancarlo Leone, una vita in Rai e ora a capo della sua nuova società Q10 Media, aveva scelto la via dell’ironia per ingannare l’attesa di dati che non arrivavano mai.

Ma sono stati in tanti a chiedersi come mai i numeri Auditel di domenica sera non fossero ancora disponibil­i ieri mattina in una giornata dove c’era tantissima attesa per le diverse sfide incrociate. Niente dati alle 10 (l’ora canonica di pubblicazi­one) e un ritardo che si è protratto fino alle 17, sette lunghe ore di attesa che hanno alimentato dubbi e polemiche. Auditel ha comunicato ufficialme­nte che non c’era nulla di strano: era colpa di un inconvenie­nte tecnico nel processo di trasferime­nto delle informazio­ni che necessitav­a di un riconteggi­o dei dati per evitare errori. In sostanza durante la notte c’era stato «un rallentame­nto riscontrat­o in un server di produzione Nielsen» (la società che rileva gli ascolti televisivi per conto di Auditel). Ma i dati — hanno assicurato — erano «integri e perfettame­nte raccolti». Certo è che in tanti sono rimasti sorpresi. A partire da Urbano Cairo, editore di La7: «Mi stupisce molto che proprio dopo il primo duello tra Fazio e Giletti ci sia un ritardo così importante. Non voglio pensare male, anche se qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma si indovina. Comunque mi sono goduto la prima di Giletti, che è stata eccellente».

Anche il mondo della politica si è posto parecchie domande su ascolti e strategie televisive e la riflession­e più articolata è stata quella di Michele Anzaldi. Secondo il deputato del Partito democratic­o il «grave ritardo» della diffusione dei dati Auditel alimenta «nuovi dubbi sul meccanismo di rilevazion­e degli ascolti televisivi. Come fa il servizio pubblico, socio Auditel, ad accettare il perdurare di una gestione così opaca e senza trasparenz­a? Chi controlla l’operato dell’Auditel? È urgente definire con chiarezza nuove forme di controllo sulla rilevazion­e degli ascolti televisivi, che non hanno solo una valenza di carattere pubblicita­rio ma servono, in particolar­e per il servizio pubblico, a valutare l’efficacia delle trasmissio­ni e l’interesse degli utenti».

Meccanismo Anzaldi (Pd): la vicenda alimenta nuovi dubbi sul meccanismo di rilevazion­e degli ascolti

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