Corriere della Sera

Sponsor e diritti tv: un buco da 100 milioni

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Mosca, 29 ottobre 1997, sotto la neve si gioca lo spareggio d’andata tra Russia e Italia per la qualificaz­ione ai Mondiali di Francia ‘98: al 32’ Pagliuca è costretto a lasciare il campo per infortunio: debutta il diciannove­nne Buffon, che difende benissimo la porta italiana, battuto solo da un autogol di Cannavaro. Finisce 1-1, al ritorno l’Italia vince 1-0 e va al Mondiale

Il trionfo Berlino, 9 luglio 2006: l’Italia conquista la Coppa del Mondo ai rigori, Buffon è il miglior portiere del torneo

La resa Milano, 13 novembre 2017: Italia eliminata dalla Svezia, la partita n. 175 in azzurro è anche l’ultima per Gigi Buffon, che lascia in lacrime (Olympia, Afp, Photoviews)

La cerimonia azzurra degli addii costa ben oltre 100 milioni di euro. L’eliminazio­ne dall’Italia penalizza tutti: la Federazion­e, gli sponsor, le aziende, e ancora di più la Fifa e il Mondiale stesso, che sarà comunque il più ricco della storia, ma senza azzurri sarà più povero. Non solo di storia, ma anche di denaro, soprattutt­o quello dei diritti tv.

Il vuoto in tv

Nella classifica dei 50 eventi maggiormen­te visti nel nostro Paese 49 sono legati a partite di calcio: l’unica eccezione è il Festival di Sanremo vinto da Giorgia, mentre 32 sono le partite dei Mondiali. La Nazionale in media attira un’audience di 8-12 milioni (più dell’intera popolazion­e svedese, che supera di poco i 10 milioni...) che può sfondare i 20 milioni nelle partite più seguite di Europei e Mondiali. Così la mancata qualificaz­ione degli azzurri a Russia 2018 costerà alla Fifa una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto a Brasile 2014. Fra Rai e Sky la Fifa aveva incassato circa 180 milioni, mentre senza Italia sarà dura superare quota 80. La Rai paga 26,3 milioni l’anno per gli azzurri, ma il nuovo bando sarebbe stato al rialzo. Perché per il Mondiale il prodotto in chiaro vale più di quello destinato alle pay tv ed era atteso anche un eventuale inseriment­o di Mediaset nell’asta.

Niente premi

È vero che la Federcalci­o è reduce da due eliminazio­ni al primo turno, in Sudafrica e in Brasile, ma non essere nemmeno al via è un danno ben milioni pagati da Rai e Sky alla Fifa per il Mondiale di Brasile 2014. Senza l’Italia in Russia sarà difficile superare gli 80 milioni di diritti tv più grave. In Russia sono garantiti 1,2 milioni di euro per ciascuna delle 32 Nazionali al Mondiale, il più ricco di sempre con 342 milioni di euro di montepremi. Superare i gironi vale quasi 7 milioni di euro (e non superarli, come fece l’Italia di Prandelli nel 2014 portò comunque 6,8 milioni di ricavi...) arrivare ai quarti può valere oltre 15 milioni, e via via a salire fino ai 24 milioni di euro per la finalista e i 32,5 per chi conquista la coppa.

Sponsor in ritirata

Gli accordi commercial­i siglati dalla Federcalci­o con Infront prevedono un minimo garantito sui 14 milioni di euro all’anno, ma sui 43 milioni di euro di introiti commercial­i nel bilancio 2016 quasi metà deriva dagli sponsor, e certi rapporti sarebbero difficili da mantenere o rinnovare alle stesse condizioni senza la vetrina russa. Nel 2016, grazie all’Europeo di Francia, la Figc ha (LaPresse)

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Fuori L’eliminazio­ne dell’Italia penalizza tutti

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