Subito i soldi per rifinanziare il debito Nel 2020 la Borsa Rilancio sullo stadio
La risposta dell’Uefa sul voluntary agreement entro Natale, la notizia sul rifinanziamento del debito con Elliott con un altro soggetto (probabilmente un altro fondo) entro i primi di gennaio. Due tappe da segnare sul calendario. Sono bastati 21 minuti all’assemblea dei soci del Milan per approvare il «bilancino» di sei mesi gennaio-giugno 2017 con la perdita di 32,6 milioni. Molto di più è servito perché l’ad Marco Fassone (foto), rispondendo alle domande dei piccoli azionisti, alzasse lo sguardo sul futuro. (Photoviews) Intanto il proprietario Yonghong Li ha versato 49 dei 60 milioni di aumento di capitale. Altri 60 potrebbero arrivare l’anno prossimo: la stagione 2017/2018 si annuncia pesante (il bilancio potrebbe chiudere con un - 90/100 milioni) ma i primi tre mesi stanno andando meglio del previsto. Fassone ha confermato quanto ha rivelato il Corriere, che è stato firmato un contratto di esclusiva di otto settimane — l’advisor è Bgb Weston — con «un soggetto terzo», che, se tutto va in porto, rifinanzierà il debito con Elliott. Sarà un passaggio cruciale, perché è vero che ci sono altre opzioni ora congelate, ma questa (con un prestito di cinque anni) è al momento la migliore. Il 2020 è l’anno pensato per il pareggio di bilancio e per la quotazione in Borsa. Fassone ha ribadito che il Milan vuole uno stadio di proprietà; preferirebbe San Siro, ma è la prima opzione dell’Inter, perciò sta valutando, con il Comune, altre aree.