Lo choc per gli Azzurri fuori dai Mondiali Lite e accuse, assedio al vertice del calcio
L’Italia del calcio non si è ancora ripresa dallo choc dell’eliminazione dal Mondiale in Russia. E ora la Nazionale deve fare i conti con il proprio futuro. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, attacca il presidente della Figc, Carlo Tavecchio: «Dimettiti». Ma il «caso Italia» coinvolge anche la politica. Scontro tra Matteo Salvini e Matteo Renzi sui troppi calciatori stranieri nel nostro campionato.
La Nazionale eliminata dai Mondiali di Russia? Non è stata colpa dell’allenatore Ventura né del presidente Figc, Tavecchio, ma dei «troppi stranieri» sui campetti di calcio. La tesi di Matteo Salvini è riuscita ieri a coinvolgere anche la politica nelle reazioni alla debacle degli azzurri. Con il leader della Lega Nord all’attacco contro il «sistema marcio», incentrato sul business a vantaggio di troppi calciatori stranieri. E con l’ex premier, Matteo Renzi, che lo ha accusato di sciacallaggio. Il ragionamento di Salvini è netto: «Se ci sono squadre di serie A con 11 stranieri, in Nazionale non ci possono arrivare dei geni. Anche Malagò ha detto che forse è il caso di prendere in considerazione il fatto di limitare gli stranieri anche nei campi di calcio». Poi, nel corso di un live su Facebook, insiste: «Se tutto è solo business non ci si stupisca se la Nazionale di calcio fa schifo. È il sistema che è marcio: solo soldi, poco valore, poca fatica e poca valorizzazione dei nostri ragazzi e dei nostri vivai». La proposta di Salvini è netta: destinare «il 20% dei fondi dei diritti tv a chi valorizza i nostri ragazzi che arrivano dalle giovanili». «Ridicolo — replica il segretario del Pd — ci sono altri leader politici che si sono buttati come sciacalli su questa vicenda. A cominciare da Salvini che ha dato la colpa all’immigrazione». Ma, rimarca Renzi, «gli stranieri stanno in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, ovunque. E ancora molti di noi hanno nella mente l’immagine della Francia multietnica campione del mondo nel 1998». Paolo Cento, di Sinistra Italiana, aggiunge: «Quella di Salvini è una ossessione disperante: invece di mandare a casa i vertici del calcio, da Tavecchio in giù, vuole mandare a casa i bambini migranti che giocano a pallone con i nostri figli». Ma Salvini controreplica: «Renzi se la prende con la Lega. E dice che siamo sciacalli e gufi. Mi sembra che sia lui che porti un po’ sfiga... Noi ci occupiamo dei clandestini che rompono le palle nelle stazioni, bar, metropolitane ma poi chi semina vento raccoglie l’eliminazione dai Mondiali di calcio».