«Conti, i politici italiani non dicono la verità»
L’attacco di Katainen. Padoan: non rispondo neppure
Un allarme del vicepresidente finlandese della Commissione europea Jyrki Katainen ha rilanciato le preoccupazioni sui conti pubblici dell’Italia. Anche se, nella riunione settimanale dei commissari Ue a Strasburgo, è stato mantenuto il compromesso con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che prevede il rinvio fino al maggio prossimo per mettersi in regola (e per non interferire con le elezioni in arrivo).
Katainen ha dichiarato che l’opinione della Commissione sui conti pubblici italiani arriverà «la prossima settimana e non voglio anticiparla, ma il fatto è che tutti possono vedere dai numeri che la situazione in Italia non migliora».
Le previsioni economiche di Bruxelles hanno evidenziato che l’alto debito, principale problema della finanza pubblica italiana, non è sceso come dovrebbe. Inoltre Padoan, dopo aver ottenuto uno sconto nella correzione del deficit strutturale (da 0,6% a 0,3% del Pil), avrebbe attuato solo 0,1%. «Tutti gli italiani dovrebbero sapere qual è la vera situazione economica in Italia», ha ammonito Katainen, che guida la componente «rigorista» della Commissione con il vicepresidente lettone Valdis Dombrovskis e che ha ribadito la necessità di intervenire «sulla deviazione dagli obiettivi di medio termine per quanto riguarda il saldo strutturale». Per il vicepresidente finlandese in discussione c’è la «salute dell’economia italiana» e il «futuro del welfare».
Come aveva già anticipato il commissario Ue francese Pierre Moscovici, favorevole alla flessibilità nei conti pubblici, lo scostamento non dovrebbe avere «conseguenze procedurali» immediate.
La Commissione dovrebbe inviare una lettera di richiamo a Padoan con richiesta di chiarimenti e impegni, da ribadire il prossimo 22 novembre nella valutazione della bozza del bilancio 2018, che però rinvierebbe la decisione definitiva al maggio prossimo. «La legge di Bilancio — ha replicato Padoan interpellato a margine di incontri con investitori a Londra sui rilievi del commissario finlandese — è una legge solida, utile al Paese e conforme alle regole. Non rispondo a Katainen — ha aggiunto il ministro — ma rispondo con quanto ho già detto molte volte in passato: con la Commissione c’è un rapporto di collaborazione continua, se ci saranno osservazioni sulla legge di Bilancio, ne terremo conto. Ma comunque ripeto che è una buona legge».