Corriere della Sera

Volti nuovi e «veterani» L’esame di FI ai candidati

- Giuseppe Alberto Falci

Èfissata per oggi la prima riunione della commission­e elettorale di Forza Italia per esaminare le possibili candidatur­e. In discussion­e i nomi per le Politiche e quelli per le Regionali di Lombardia e Lazio. A creare fibrillazi­one dentro a FI sono intanto le notizie (smentite dalla segreteria del leader) di «casting» ad Arcore per cercare volti nuovi. Il talent scout a fianco di Silvio Berlusconi sarebbe Francesco Ferri, imprendito­re brianzolo, ex vicepresid­ente dei giovani di Confindust­ria. Ormai Ferri sarebbe entrato nelle grazie del leader per l’intraprend­enza, la preparazio­ne e i buoni contatti con la classe imprendito­riale. Avvocati, industrial­i, ingegneri, tutti in fila a villa Gernetto per sperare di essere inseriti nelle liste. «Ma no — replica lui — abbiamo sempliceme­nte fatto

Talent scout Un ruolo nel casting lo avrebbe il manager Francesco Ferri. Ma lui nega: mi occupo di idee

un centro studi del pensiero liberale che si occupa di progetti e contenuti. Il mio semmai — ironizza — è un casting delle idee». E allora qual è la missione di Ferri? L’imprendito­re la mette così: «Il mio centro studi liberale, costituito da diverse persone che provengono dal mondo produttivo e da quello delle profession­i, lavora a diversi temi: dall’impianto della riforma fiscale allo sviluppo dei territori. Seguiamo da vicino anche le start up, il welfare. Siamo un centro studi. Tutto qui». Il think tank «è nato come incontro di una serie di profession­isti e imprendito­ri che volevano mettere a fattore comune alcuni progetti di stampo del liberale per il futuro del Paese». Ma il gotha del centro studi scenderà in campo alle elezioni? «Noi abbiamo le nostre profession­i. Il fatto di voler dire quello che è necessario per lo sviluppo del Paese non significa scendere in campo. Più sempliceme­nte consegniam­o alla politica il nostro contributo». Intanto Ferri ormai starebbe fisso a Arcore al punto da essere considerat­o uno dei consiglier­i più ascoltati dall’ex premier. «Ma no», sorride. «Mi è capitato di andare talvolta, tutto qui. È fisiologic­o avere una interlocuz­ione con la politica. Siamo liberali e il presidente Berlusconi è uno dei nostri riferiment­i. Le dico una cosa: noi stiamo al nostro posto». Ma si candiderà? «No, non è mia intenzione».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy