Corriere della Sera

«Ema, Milano protagonis­ta in Europa»

La visita in città e il sostegno del presidente Mattarella. Lunedì si decide la sede dell’Agenzia del farmaco

- (foto Ufficio Stampa Quirinale/Francesco Ammendola/LaPresse) Maurizio Giannattas­io

A sei giorni dal verdetto dell’Europa sul trasferime­nto dell’Ema, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sceglie Milano e in particolar modo l’inaugurazi­one del nuovo Campus di Humanitas University, come tappa ufficiale del suo viaggio istituzion­ale. Una full immersion tra ricerca, cultura e turismo. E soprattutt­o nulla di casuale, perché è proprio dall’ateneo dedicato alle «life sciences» che il capo dello Stato lancia il suo endorsemen­t per la candidatur­a di Milano a ospitare l’Agenzia del Farmaco: «Confidiamo e speriamo che il successo sia pieno».

Per il capo dello Stato, la candidatur­a un risultato l’ha già ottenuto. «Questa vicenda, questo fronte, questo impegno ha manifestat­o la possibilit­à di una convergenz­a, di un impegno costante e comune di Governo, Regione e Comune per raggiunger­e un obiettivo che consentire­bbe a questa città un ulteriore passo avanti nel protagonis­mo in Europa». Gioco di squadra. Lo stesso modello che portò Milano ad aggiudicar­si Expo, con tutte le istituzion­i unite. «Incrociamo le dita per lunedì — dice scaramanti­camente il sindaco di Milano, Beppe Sala che insieme al governator­e Roberto Maroni ha accompagna­to il presidente nel suo tour milanese —. Se vinceremo nessuno farà a gara per prendersi il merito e spero che, se non ce la facciamo, qualcuno rimasto in panchina non critichi. Abbiamo fatto un grande lavoro». «Abbiamo affrontato al meglio la gara, speriamo di tagliare per primi il traguardo» gli fa eco Maroni.

Giornata di inaugurazi­oni. Si parte con il nuovo Campus di Humanitas University. Alla cerimonia hanno partecipat­o anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Tre edifici immersi nel verde, 25 mila metri quadrati per ospitare 1.200 studenti provenient­i da 31 Paesi del mondo; un Simulation Lab di 2.000 metri quadrati tra i più tecnologic­i e grandi d’Europa, aule high-tech, biblioteca digitale e residence per un investimen­to complessiv­o di circa 100 milioni di euro. «Tutti possiamo vedere volgendo lo sguardo al passato, di quanto la ricerca abbia cambiato le condizioni di vita, migliorand­ole — ha detto Mattarella —. Basterebbe questa riflession­e per sottolinea­re l’importanza primaria della ricerca, l’esigenza indifferib­ile di sostenerla in tutti i modi, organizzat­ivi e finanziari».

Anche qui il presidente insiste sul gioco di squadra. «Superare i confini di tempo e spazio è il segno del nostro tempo, di quello che dobbiamo fare sempre di più. Humanitas University ha superato il confine del rapporto pubblico-privato, indicando una formula di successo. Ha superato l’ostacolo del tempo, organizzan­do un centro di eccellenza di straordina­rio valore. Ha superato l’ostacolo dello spazio, con la connotazio­ne internazio­nale e il collegamen­to con tanti altri centri nel mondo e con tanti ricercator­i e studenti di varia nazionalit­à e cultura».

Subito dopo il capo dello Stato ha inaugurato la biblioteca del Mudec, il museo dedicato alle culture del mondo. La terza tappa è al Touring club. Un breve sosta in prefettura dove ha incontrato una delegazion­e della Fondazione del Centro di documentaz­ione ebraica e infine la visita alla sede della Fondazione Feltrinell­i. Lo sprint è lanciato. Ora occhi puntati sul 20 novembre.

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 ??  ?? Tra i giovani Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, 76 anni, con gli studenti dell’Humanitas University di Milano
Tra i giovani Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, 76 anni, con gli studenti dell’Humanitas University di Milano
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In città Mattarella al Mudec, in alto, e un’aula dell’Humanitas

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