Corriere della Sera

Tv e telefoni, alt alle bollette a 28 giorni

Maggiori detrazioni sugli affitti per gli studenti universita­ri, sanatoria per i transfront­alieri

- Enrico Marro

Niente più bollette ogni 28 giorni. Ieri la commission­e Bilancio del Senato, che ha esaminato il decreto legge Fisco, ha approvato una proposta del Pd per porre fine all’invio delle bollette ogni 28 giorni nel caso di «imprese telefonich­e, televisive e per servizi di comunicazi­one elettronic­a». Sono invece esclusi luce e gas, perché «i costi sono vincolati ai consumi», spiega il relatore e primo firmatario, Silvio Lai. Gli operatori avranno «120 giorni per adeguarsi» ed emettere fattura mensilment­e.

Bocciato invece l’emendament­o, sempre del Pd, che avrebbe consentito di sanare gli avvisi bonari dell’Agenzia delle entrate. Ancora sul fronte fiscale, arriva la detrazione per gli alimenti «a fini medici speciali», da quelli per chi ha malattie metabolich­e congenite a quelli per diabetici e celiaci, a esclusione di quelli per i lattanti. Lo prevede un emendament­o di Ap approvato ieri. Passata anche la sanatoria, proposta dal Pd, per gli ex residenti all’estero e i transfront­alieri che potranno mettersi in regola sulle somme nascoste fuori dai confini nazionali versando il «3% del valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016 a titolo di imposte, sanzioni e interessi». Le istanze possono essere presentate fino al 31 luglio 2018. Sono escluse le attività già oggetto di voluntary disclosure.

Novità anche per i terremotat­i del Centro Italia. Sospese fino al 31 dicembre 2020 le rate dei mutui sulle prime case e sulle attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse. E c’è anche la norma per sanare la casa di nonna Peppina, la 95enne di San Martino di Fiastra, sfrattata dalla sua casetta di legno perché priva della licenza edilizia: un emendament­o del governo prevede che le case in «edilizia libera» non vengano più rimosse, almeno non prima dell’assegnazio­ne di una soluzione abitativa di emergenza. In materia di spese pubblicita­rie, il credito d’imposta sui maggiori investimen­ti pubblicita­ri viene esteso, con un emendament­o dei 5 Stelle, alle testate online. Infine, aumenta la platea degli universita­ri che potranno usufruire della detrazione sugli affitti. L’esame del decreto è continuato nella notte per il voto sugli ultimi emendament­i tra i quali quello del relatore che introduce l’equo compenso per gli avvocati. Il provvedime­nto arriva oggi all’esame dell’Aula, che dovrebbe approvarlo entro venerdì con il voto di fiducia.

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