Albertini: «Coraggio per cambiare davvero» Tommasi: «Il tecnico non è la priorità»
(m. col.) «Premesso che scegliere il c.t. è il compito più difficile del mondo, per le contestazioni che a prescindere comporta, io punterei su Carlo Ancelotti». Demetrio Albertini, (foto) il day after del Grande Tracollo, mentre presenta il Gran Gala dell’Aic (che si svolgerà il 27 novembre: Alessandro Cattelan il presentatore della serata) si sofferma sul momento di crisi acuta che sta attraversando il calcio italiano. «Sarebbe semplice ora giudicare l’operato di Tavecchio dopo che nel 2014 mi misi a disposizione per guidare la Figc. Occorre avere il coraggio di cambiare, le mie idee sono le stesse di allora: le seconde squadre restano un percorso percorribile. Ora sto facendo la mia strada da imprenditore ma la passione per il calcio resta, se si potrà condividere la mia esperienza in futuro sono a disposizione». Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, si chiede perché il grido di dolore non fu ascoltato nel 2010 dopo che l’Italia non passò la fase a gironi. «Condivido chi si chiede perché non si iniziò all’epoca la rifondazione. Occorre prendere coscienza della fase in cui versa il pallone per una ristrutturazione completa. Fare in questo momento il nome di nuovi allenatori non è il tema, occorre un nuovo progetto». Oggi anche il presidente dell’Aic sarà a Roma per rispondere alla convocazione di Tavecchio. «Sono stati chiamati i vertici di tutte le componenti. Andrò solo ad ascoltare, temo».