Corriere della Sera

La cannabis diventa gratuita nella terapia del dolore

La norma nel decreto fiscale. Stanziati 2,3 milioni. Lorenzin: ne servono 350 chili all’anno

- di Lorenzo Salvia

La cannabis per uso medico, utilizzata soprattutt­o nella terapia del dolore, diventa gratuita per il paziente e passa a carico dello Stato, cioè del Servizio sanitario nazionale. In tutta Italia. E non solo nelle undici regioni che già lo prevedono, a partire dalla Toscana che nel 2013 era stata la prima fare questa scelta seguita poi da altre, Lombardia compresa.

È l’ultima novità del decreto fiscale, il provvedime­nto che anticipa la manovra, la vecchia Finanziari­a, e che ieri è arrivato nell’Aula del Senato. Non è ancora legge ma dovrebbe diventarlo presto. Il decreto potrebbe essere approvato già oggi a Palazzo Madama con il voto di fiducia per poi passare alla Camera, che però non dovrebbe modificarl­o visti i tempi stretti per la conversion­e in legge. Il tema della cannabis è stato inserito un po’ a sorpresa nel decreto fiscale, provvedime­nto che tratta temi diversi come lo stop alle bollette a 28 giorni per i cellulari e le television­i a pagamento o l’uscita da scuola degli studenti delle medie senza la necessità di essere accompagna­ti dai genitori. È il frutto di una serie di emendament­i presentati dal Pd, da Mdp e dal Movimento 5 stelle. Il passaggio dei costi a carico dello Stato in tutto il territorio nazionale non è l’unica modifica di rilievo. Per la cannabis terapeutic­a vengono stanziati 2,3 milioni di euro. Un fondo che sarà utilizzato per potenziare la produzione da parte dello stabilimen­to chimico farmaceuti­co militare di Firenze, che detiene il monopolio della coltivazio­ne e della trasformaz­ione legale. «L’obiettivo — dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin — è di garantire il soddisfaci­mento dell’intero fabbisogno nazionale di cannabis terapeutic­a, pari a circa 350 chilogramm­i l’anno, senza dover più ricorrere all’importazio­ne del prodotto da altri Paesi dell’Unione europea», come è avvenuto in questi anni. Non solo.

Il ministero della Salute è autorizzat­o a estendere ad altri enti e imprese, la possibilit­à di trasformaz­ione e coltivazio­ne di ulteriori quote di cannabis. Naturalmen­te seguendo i protocolli del ministero e le regole fissate nello stabilimen­to Art reumato

Controllo spasticità militare di Firenze. Previsto anche l’aggiorname­nto del personale medico, sanitario e socio-sanitario sulle potenziali­tà terapeutic­he della cannabis per uso medico, in particolar­e sul trattament­o del dolore. Viene poi aperta la strada allo sviluppo di nuove preparazio­ni a base di cannabis per la distribuzi­one nelle farmacie, dietro ricetta medica non ripetibile. Sarà necessaria in ogni occasione, cioè, una nuova prescrizio­ne, senza poter utilizzare più volte quella vecchia. Oggi in Italia le persone che soffrono di dolore cronico Traumi erebrali/ ctus

azione petito alati di Aids sono stimate in 12 milioni, con punte tra gli over 65 e una presenza più rilevante tra le donne.

Gli emendament­i inseriti nel decreto fiscale ricalcano buona parte del disegno di legge sulla cannabis terapeutic­a approvato alla fine di ottobre dalla Camera dei deputati, dopo una serie di accelerazi­oni e frenate da parte della maggioranz­a. Il testo era arrivato al Senato ma avrebbe avuto la strada sbarrata proprio dal decreto fiscale e dalla successiva manovra, che va approvata prima della fine dell’anno e del probabile scioglimen­to delle Camere per andare al voto in primavera. Di qui la decisione di agganciare il pacchetto sulla cannabis a un provvedime­nto sicuro di arrivare fino al traguardo.

Chi la produce Oltre allo stabilimen­to militare di Firenze altri enti potranno essere autorizzat­i a produrla

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy