Ricordando Maria Grazia Cutuli con le voci (e le verità) dai confini
Asedici anni esatti dall’assassinio dell’inviata del Corriere Maria Grazia Cutuli in Afghanistan, tornano i Racconti di guerra, seconda edizione. Con il pensiero a lei, ai conflitti che l’avrebbero attratta perché gravi e urgenti, alle crisi che c’è bisogno di studiare, alle grandi questioni internazionali che meritano attenzione. La mattanza dei reporter in Messico, la repressione degli intellettuali in Turchia, la nuova minaccia atomica e le speranze del disarmo. Abbiamo elaborato un calendario vario e intenso, con la Fondazione Corriere della Sera, la famiglia Cutuli, e quest’anno con la cura di un gruppo di giornaliste che — ancora pensando a Maria Grazia — hanno creato il laboratorio delle Conversazioni Estere (con il Corriere, Radio Popolare, il Foglio, Rivista Studio e Fondazione Oasis). Abbiamo cominciato ieri sera alla Microsoft House parlando di fake news con il direttore del Tg La7 Enrico Mentana; sabato 18 novembre, nell’ambito Sul sito del Corriere il video articolo su Maria Grazia Cutuli e il calendario degli eventi di «Racconti di guerra» degli appuntamenti di Bookcity, riprendiamo nella sala Buzzati del Corriere. Alle 11 il politologo turco (già prorettore della Sorbona a Parigi) Ahmet Insel discuterà con la scrittrice italiana Helena Janeczek degli spazi di libertà - intesa soprattutto come libertà di espressione - che nell’autocrazia di Erdogan si stanno progressivamente restringendo. Alle 12 ci sposteremo in Messico con la giornalista Cynthia Rodriguez e con Guido Olimpio che per il Corriere è il massimo esperto di frontiera nordamericana e della guerra feroce tra narcos che ha già provocato 100 mila morti in 5 anni. Si ricomincia poi al pomeriggio di sabato con lo scrittore della nostalgia e della nuova Israele Eshkol Nevo, tra condomini di Tel Aviv, Terre promesse in Sudamerica, speranze e contraddizioni. Alle 20, un’ora con lo straordinario giornalista e scrittore argentino, Martin Caparros, che spazierà tra i suoi temi, dal monumentale
Premio Cutuli lavoro sulla fame oggi, alle riflessioni sul «vecchio trucco della patria» maldestramente adoperato tra Madrid e Barcellona. Alle 21 lo scrittore Paolo Giordano e l’inviato del Corriere Lorenzo Cremonesi incontreranno Dimitri Bontinck con la sua storia fuori dal comune di un padre che è andato a recuperare il figlio miliziano dell’Isis in Siria. Nella serata di sabato sarà consegnato il premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli alla giovane reporter libanese Jenan Moussa, che ha seguito con particolare talento i recenti rivolgimenti del mondo arabo. Concludiamo domenica 19 (anniversario della morte di Maria Grazia) ancora in sala Buzzati con due firme storiche del Corriere, Sergio Romano e Franco Venturini, per una questione che sembrava chiusa con la fine della guerra fredda e che invece è spaventosamente aperta: il riarmo atomico, dall’Iran alla Corea del Nord, e la campagna per fermarlo.