Rete e fibra ottica, il nuovo scontro tra Tim e Open Fiber
L’ipotesi di collaborazione tra Tim e Open Fiber rischia di non fare molta strada. Ieri il nuovo ceo della società telefonica, Amos Genish, ha risposto piccato al presidente della società delle rete, Franco Bassanini, che aveva espresso dubbi sulla capacità di investimento di Tim sulle nuove reti a causa di «un elevato debito e la necessità di difendere la rete in rame, che è valutata in bilancio con un valore elevato. Di fronte a una rapida migrazione in fibra — ha detto Bassanini — dovrebbe essere rapidamente svalutata». «Rispettiamo l’opinione di Open Fiber — ha ribattuto a stretto giro Genish — , ma non condividiamo le sue considerazioni espresse sulla rete Tim». Il manager ha fatto presente che «tutte le nostre tecnologie in fibra sono in linea con le richieste dei clienti e vogliamo continuare a investire per confermare Tim nel ruolo di protagonista nello sviluppo dell’infrastruttura ultrabroadband in Italia». Genish resta comunque disponibile a una «collaborazione commerciale con Open Fiber» ma «dipenderà da loro decidere se avrà un senso». La valutazione ora spetta a Elisabetta Ripa nominata ieri amministratore delegato di Open Fiber in sostituzione del dimissionario Tommaso Pompei. Ripa ha fatto tutta la carriera in Tim e potrebbe avere buon gioco a discutere con Genish della rete, forse anche al di là del semplice accordo commerciale.