Corriere della Sera

Honeywell chiude in Abruzzo Tavolo con il governo per i 420 lavoratori a rischio

- Fabio Savelli

«Sovracapac­ità». La sentenza, netta, arriva dai vertici della multinazio­nale americana Honeywell. Che ad Atessa (Chieti) produce turbocompr­essori per i motori diesel. I manager dell’azienda, dopo l'incontro con il governo al ministero dello Sviluppo, hanno comunicato lo stop alla produzione da aprile 2018 per uno stabilimen­to fiore all’occhiello per la qualità dei turbodiese­l. La decisione provocherà — nel caso non si ricomponga la vertenza — la messa in mobilità di 420 lavoratori, ora in solidariet­à, con redditi già decurtati.

Una «decisione grave», dice il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. Anche perché il vertice aziendale nei giorni scorsi era stato ricevuto al Mise e il governo aveva rinnovato la disponibil­ità piena a sostenere programmi di investimen­to in innovazion­e e ricerca, per 50 milioni di euro, per mantenere l’attività produttiva nello stabilimen­to di Atessa. Decisione non del tutto inattesa, invece, per i sindacati, se appena due settimane fa Marco Bentivogli, segretario Fim Cisl — chiamato a mediare con i lavoratori in sciopero spontaneo — non era riuscito a persuaderl­i di tornare a lavoro. Una fonte racconta che a luglio qualcuno ha sentito un top manager di Honeywell dire apertament­e che dagli Stati Uniti avevano deciso di lasciare Atessa per puntare sull’impianto di Prešov, in Slovacchia. In una nota, invece, l’azienda dice di essere costretta a chiudere perché «da diversi anni si trova ad affrontare problemi di sovraccapa­cità a causa del declino dei motori diesel». Ritenuti più inquinanti e oggetto di indagini da parte delle Authority.

Colpisce, però, che si decida di chiudere proprio in Abruzzo. In un sito «con alti livelli di produttivi­tà», segnala Bentivogli. Martedì 21 al ministero dello Sviluppo economico è previsto il primo tavolo di confronto tra azienda e sindacati. Non sono serviti finora gli incentivi (promessi) dalla Regione Abruzzo e il tentativo di coinvolger­e Invitalia. Gli americani vogliono andare via. Ad Atessa sarebbe un dramma.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy