Dai briganti a Dante L’Atlante dei Cammini
Il 2019 è l’anno nazionale del turismo lento. Lo ha annunciato il ministro Dario Franceschini alla presentazione dell’Atlante dei Cammini d’Italia. Si tratta della prima mappatura dei cammini, tutti consultabili online. La navigazione interattiva fornisce mappe, luoghi di sosta e consigli (camminiditalia.it).
Un contenitore digitale di quaranta percorsi studiato per formare una rete di mobilità slow, con itinerari che si snodano per oltre 1600 chilometri. Da percorrere a piedi, in bici e qualche volta a cavallo. Un’infrastruttura intermodale in cui muoversi seguendo i principi di mobilità sostenibile, con l’obiettivo di «promuovere la nuova dimensione turistica del cammino lento». Da gustare a tratti e per pochi giorni. Soli e in gruppo. Per disintossicarci dalla vita quotidiana e fare una pausa di riflessione.
Il testa alle proposte c’è la via Francigena. Sono mille chilometri, dal passo del Gran San Bernardo a quota 2500 metri fino a Roma. Per farla tutta occorrono 44 giorni. A tutt’oggi è completato anche il percorso in bike della ciclovia.
Sull’Atlante non mancano i tragitti dedicati ai santi. Come il Cammino Francescano della Marca. Per ripercorre le vie attraversate da San Francesco durante le predicazioni verso le Marche. Congiunge Assisi ad Ascoli Piceno e al bivio di Montalto si unisce alla Via Laurentana da Assisi a Loreto. In tutto 150 chilometri da terminare in sette tappe.
Online si trova anche l’itinerario di Dante. Un cammino ad anello con partenza e arrivo a Ravenna, attraversando i luoghi dove il poeta visse in esilio e scrisse la Divina Commedia. E visto il centenario troviamo il sentiero della Pace dal passo del Tonale alla Marmolada, per rievocare luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale. E poi il meno noto Cammino dei Briganti, sentiero che attraversa l’Aspromonte per 120 chilometri, da apprezzare anche a cavallo. Lontani dalle chiassose strade del turismo di massa.