Corriere della Sera

Il Salone del Mobile torna a Shanghai con 109 aziende

- Enrica Roddolo

e aziende che disegnano la mappa del mobile made in Italy ci saranno tutte, 109 brand decisi a scommetter­e sulla Cina», dice al Corriere Claudio Luti in partenza per l’Asia per il Salone del Mobile Milano Shanghai, seconda edizione (23-25 novembre). Nei primi 7 mesi 2017 la Cina è il settimo mercato per il nostro export di arredament­o e illuminazi­one (gli imbottiti crescono del 51,5%). E dal 2009 l’export di arredo made in Italy ha segnato un + 334%.

«Le potenziali­tà da cogliere sono enormi: non solo a Shanghai o Pechino ma nelle città di seconda e terza fascia — continua Luti, numero uno del Salone del Mobile —. Ma agli imprendito­ri del made in Italy dico non basta un viaggio, una fiera, una sfilata: serve un piano strutturat­o. Ed è il percorso del Salone che a Shanghai (con il partner cinese Vnu, JD.com, Intesa Sanpaolo partner istituzion­ale del Salone, e il sostegno del Mise e dell’Ambasciata a Pechino) presenterà design, mobile classico e arredo di lusso».

Ma c’è il problema copie. «Con la mia azienda, Kartell, siamo stati tra i primi a scommetter­e sulla Cina 15 anni fa. E non c’è giorno senza la scoperta di un sito web che vende copie dei nostri mobili: da parte dei big player dell’e-commerce deve esserci più impegno. Ma è pur vero che in Cina il concetto di copyright è diverso, più che furto della creatività c’è l’idea di riprodurre un modello di successo». Dai dati Federlegno­Arredo, l’Italia è il Paese che vende più mobili in Cina (341 milioni di euro nel 2016). Competitor? «Per qualità non abbiamo veri competitor, certo ci sono anche Corea, Germania e Usa, ma molti cinesi ora vogliono il mobile italiano». Per la prima volta Visitatori La prima edizione nel 2016 del Salone del Mobile. Milano Shanghai al Sec- Shanghai Exhibition Center ci sarà anche una Milan Design Week Out Shanghai (anticipata dallo sbarco a Shanghai del Milano Design Film Festival).

«Replichere­mo il Fuori salone milanese», spiega Stefano Mologni del Comitato moda e creatività Italia-Cina che lavora al piano con Guglielmo Miani di MonteNapol­eone District gemellato con Nanjing Road. Oltre ai mobili andrà così in mostra il meglio di moda, sport e food con l’Ice guidata da Michele Scannavini (e icone come Technogym e Maserati). «E Nanjing road ospiterà una mostra sullo stile italiano — anticipa Mologni — con Ferragamo, Zegna, Stefano Ricci, Scervino e Istituto Marangoni».

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