Le vite semplici e straordinarie che sono tra noi
Dalla vittima dell’acido alle «presidi del terremoto» e ai pompieri di Rigopiano I riconoscimenti del capo dello Stato a trenta italiani esempio di impegno civile
Quando la normalità diventa notizia. Quando il coraggio, la dedizione al prossimo, la generosità disinteressata, la passione civile, l’impegno che nobilita un mestiere possono fare la differenza. Con queste onorificenze, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non riconosce solo 30 «eroi» dei nostri tempi. Ma premia anche quelli che qui non sono citati e che sono mossi dalle stesse passioni, dallo stesso slancio altruistico e dalla stessa voglia di non arrendersi. Queste facce e queste storie possono generare altri esempi positivi. E convincerci che sì, il nostro Paese ha tante risorse.
ROMA L’ex concorrente di Miss Italia sfigurata dall’acido, le presidi del terremoto, i vigili del fuoco che hanno salvato i bambini. Trenta eroi che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha insignito con l’onoreficenza di cavaliere o commendatore, premiando l’impegno e il coraggio.
La più giovane è Virginia Di Carlo: ha 25 anni, è nata con una tetraparesi spastica e «anche con una testa dura perché a 11 anni non stavo in piedi, ma volevo ballare e ora sogno di aprire una scuola di danza per bimbi down». Greta Sole de Todaro, paralizzata, è diventata clown negli ospedali. Gessica Notaro, 28 anni, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato, ha ripreso a lavorare con i leoni marini.
Ilaria Bidini, 32 anni, affetta da osteogenesi imperfetta e divenuta bersaglio dei bulli, si è ribellata creando un gruppo su Facebook. Maria Grazia La Selva, 42 anni di Campobasso è invece presidente di «Liberaluna Onlus» che aiuta le donne vittime di violenza e discriminazione. Gaetano Fuso, 41 anni, malato di Sla da cinque anni, ha realizzato «Tutti al mare!», terrazza attrezzata per ospitare i malati di patologie neurodegenerative.
Tra i premiati Patrizia Palanca e Maria Rita Pitoni, dirigenti scolastiche di Arquata del Tronto e Amatrice, che dalle prime scosse del terremoto si sono battute per i propri studenti. E Maria Vincenza Bussi, 66 anni, dirigente scolastica in pensione, componente della task force per il regolare svolgimento delle lezioni nei luoghi del sisma dell’agosto 2016. Annamaria Benzi, insegnante di matematica nei reparti oncologici e neuropsichiatrici che porta i suoi alunni adolescenti nelle scuole. E poi Emanuela Sabbatini, 41 anni, che offre istruzione gratuita a 550 bambine indiane a patto che i genitori si impegnino a non dare le piccole in sposa.
Bettina Basso, 77 anni, è la presidente di Amdos Associazione Meridionale Donne Operate al Seno ed è stata premiata per la sua opera di prevenzione. Daniela Degiovanni, 65 anni, oncologa di Casale Monferrato, da anni assiste i malati da amianto. C’è chi il volontario lo fa all’estero: Claudio Dutto, 63 anni, ha una clinica odontoiatrica per bambini in Kenya; Luigi Panata, 68 anni, medico di Gubbio che la sua opera meritoria la svolge in Burkina Faso; Delio Miorandi, 79 anni, che svolge attività in favore dei profughi in Germania.
Diversi i premiati in divisa. Tra gli altri, due vigili del fuoco della squadra in prima linea dopo la valanga di Rigopiano e il terremoto di Ischia: Giuseppe Bove e la collega Teresa Di Francesco. Onorificenza anche al carabiniere Riccardo Capeccia, saltato su un tir in corsa, lasciato senza controllo dall’autista svenuto. A Francesca Romana Capaldo, vicequestore dello Sco della Polizia, che ha scoperto — «grazie al lavoro di squadra e alle donne che hanno superato il terrore di rivivere quanto accaduto» — i responsabili degli stupri di Rimini. E la funzionaria della Mobile, Roberta Rizzo, che svolge ogni giorno attività di ascolto per le vittime di abusi.
È stata premiata la generosità di Giuseppe Dolfini e Silvia Terranera che hanno accolto mamme con figli, bambini soli e piccoli con disabilità. Dell’imprenditore Giovanni Coletti che ha fondato una struttura di riabilitazione per bambini affetti, come le sue gemelle, da autismo. Dell’ex prof Maria Antonietta Salviucci che ha messo a disposizione il suo podere ad anziani e disabili. Di Christine Janssen che ha creato un parco giochi accessibile ai disabili. Di Barbara Burioli e Rocco De Lucia che hanno assunto presso la loro società Siropack Steven Babbi, giovane di 22 anni, invalido civile al cento per cento. E poi Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità Collina che aiuta i minori con problemi a inserirsi nella società, e don Paolo Felice Giovanni Steffano, parroco di Sant’Arialdo a Baranzate (Milano), che accoglie gli stranieri nella sua parrocchia.