Corriere della Sera

Il Professore sente Renzi e «spinge» Pisapia

Prodi: ma non c’è una mia lista. L’ex sindaco lo vuole «garante» e vede Fassino: cambio di rotta nella manovra

- Maurizio Giannattas­io

È iniziato il disgelo a sinistra. Ieri, dopo vari tentativi falliti, il vento ulivista è tornato a soffiare. Si parte dalla richiesta fatta da Giuliano Pisapia all’ambasciato­re di Renzi, Piero Fassino. «Ci vuole un cambio di rotta». Visibile, immediato, già nella legge di Stabilità. Su temi sensibili e cari al mondo della sinistra: jobs act e sanità. E poi la richiesta più politica: Romano Prodi come garante del patto di coalizione a tre punte, il centro con Beatrice Lorenzin, il Pd con Matteo Renzi e Campo progressis­ta (con verdi, radicali, civismo) con Pisapia. Se a qualcuno è sembrata una «provocazio­ne» nei confronti del segretario del Pd si è dovuto subito ricredere leggendo prima la nota dell’ufficio stampa del Professore, poi quella dello stesso Renzi. «Non vi sarà nessuna lista intestata a Romano Prodi o all’Ulivo — si legge nella nota —. La preoccupaz­ione del presidente Prodi è allargare e tenere insieme un campo largo di centrosini­stra». Subito dopo il comunicato rivela di «un lungo e cordiale colloquio (telefonico, ndr) con Matteo Renzi». Il segretario del Pd risponde: «Penso di poter dire che avremo una coalizione di qualità, con presenze significat­ive sia alla nostra sinistra che al centro e che saremo competitiv­i praticamen­te in tutti i collegi. Metteremo in campo i migliori candidati e le migliori idee: questo l’unico imperativo per vincere. A dispetto delle polemiche di questi giorni il Pd ha tutte le condizioni per fare un ottimo risultato... Avanti, avanti insieme».

«Abbiamo iniziato un percorso che auspico possa portare a un accordo — ha detto Pisapia —. È stato un incontro molto positivo. Abbiamo fatto delle richieste, la prossima o forse già questa settimana inizierà un percorso comune. Il nuovo centrosini­stra e la possibilit­à di cambiare il Paese parte già dalla legge finanziari­a, già lì bisogna dare un segnale forte di un cambio di rotta». «Mi pare che si sia fatto un passo significat­ivo in avanti — replica Fassino —. L’incontro con Pisapia è stato positivo. Nei prossimi giorni tradurremo questo incontro in un confronto sui punti che devono costituire una base di una nuova stagione del centrosini­stra».

Prodi, in tutto questo ha giocato un ruolo strategico. Non per niente, Pisapia, di solito molto riservato, ieri è salito sul palco per l’apertura della campagna elettorale di Giorgio Gori alle regionali e ha rivelato: «Mi ha chiamato il professore Prodi per dirmi di andare avanti nel tentativo di unire il centrosini­stra. Mi ha autorizzat­o a dirlo». Dalla platea l’applauso più lungo e caloroso.

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Romano Prodi, 78 anni
 ??  ?? Faccia a faccia Gli ex sindaci Giuliano Pisapia, 68 anni, con Piero Fassino, 68
Faccia a faccia Gli ex sindaci Giuliano Pisapia, 68 anni, con Piero Fassino, 68

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