Ha trovato un leader pd «molto disponibile» I contatti con Bersani, ma la strada è segnata
Forse non sarà Romano Prodi il «garante» che Giuliano Pisapia ha chiesto più volte per provare ad avvicinare le posizioni con il Pd. Anche perché il Professore è in partenza per un lungo viaggio che lo porterà prima a Washington e poi in Cina. Ma la telefonata a Matteo Renzi e comunque un segnale importante che va nella direzione dell’unità: «Se c’è qualcuno che vuole dividere, non troverà alibi».
Proprio da qui, dalla mediazione svolta da Piero Fassino, parte l’iniziativa della telefonata che il Professore ha fatto due giorni fa al segretario del Pd, servita soprattutto a smentire l’ipotesi di una lista Prodi o ulivista. Si è trattato di una sorta di assicurazione sul fatto che si arriverà ad «un’alleanza di qualità» che «non sarà l’Ulivo, ma avrà comunque lo spirito ulivista».
I 47 minuti di D’Alema Fassino colto al telefono con D’Alema da «Corriere tv»: hanno parlato per 47 minuti
Non a caso parlamentari molto vicini al Professore confermano come Prodi abbia trovato Renzi «molto disponibile». Il segretario dem sarebbe ormai convinto «che adesso un’alleanza larga di centrosinistra è possibile». Mentre lo stesso Fassino continua la sua opera di mediazione, tanto che all’inviato di Corriere Tv che gli chiede come sia riuscito a stare 47 minuti al telefono con D’Alema risponde: «Io dialogo con tutti. Ci provo».
Il colloquio Prodi-Renzi è stato seguito dall’incontro tra Piero Fassino, Giuliano Pisapia e Maurizio Martina. Un incontro che ha posto le basi programmatiche della futura alleanza. Nell’incontro si è deciso di puntare sul raddoppio del reddito di inclusione, sul progressivo superamento del super ticket (su più anni, perché ha un costo di 800 milioni di euro), sulle misure che per l’occupazione giovanile e femminile, sull’aumento delle detrazioni per le badanritti