Corriere della Sera

Come nacque «Tapum», durante la Grande Guerra

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Nato a Chiari (Bs) il 3 dicembre 1898, morto a Roma il 14 ottobre 1984, Nino Piccinelli, volontario negli arditi bersaglier­i, che aveva a disposizio­ne un coretto di belle voci in grigioverd­e della cosiddetta «scapigliat­ura di trincea», compose la sua struggente Ta-pum in una trincea dell’Ortigara. «Ricordo — raccontava — che furono 20 giorni d’inferno. L’ordine che avevamo ricevuto era di conquistar­e quota 2015 dell’Ortigara. La sera siamo pochi i vivi, senza sapere come e perché. Davanti a noi cataste di morti imbiancati dalla calce viva. Sono i miei compagni, cantavamo insieme fino a poche ore prima. La morte era sempre presente. Bisognava sforzarci e cantare. La nostra trincea distava poche diecine di metri da quella austriaca. Al termine di un’altra sanguinosa giornata d’istinto, presi l’armonica e diedi una nota accorata a ogni sospiro della mia anima: nacque così un accorato e disperato canto, tra i lugubri colpi delle artiglieri­e, il balenio spettrale dei razzi di segnalazio­ne e il gemito dei feriti. Ma qualcosa ancora mancava. Ci pensarono gli austriaci a suggerirmi le ultime note con il canto di morte delle civette d’acciaio dei colpi di fucile dei cecchini: Ta-pum… ta-pum… ta-pum… ta-pum». A guerra finita Piccinelli divenne direttore d’orchestra della «Voce del Padrone». E a lui, nel 1930, E.A. Mario si rivolse per incidere la sua «Leggenda del Piave»: sapeva che Piccinelli, quella guerra l’aveva vissuta e fatta cantare. Il disco è patrimonio della Musica patriottic­a italiana.

Guerino Lorini Ogni domenica pubblichia­mo il racconto breve — reale o di fantasia — scritto da un lettore

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