Corriere della Sera

Pensioni, c’è il decreto

Il governo prepara il provvedime­nto per l’innalzamen­to dell’età dell’assegno a partire dal 2019 Camusso: mobilitazi­one il 2 dicembre. Dombrovski­s: il debito italiano può essere fonte di instabilit­à

- Di Lorenzo Salvia

Sulle pensioni il governo gioca d’anticipo. Dopo l’incontro di ieri con i sindacati, l’orientamen­to è presentare nei prossimi giorni l’emendament­o al disegno di legge di Bilancio per «salvare» le 15 categorie di lavori gravosi dallo scatto dell’età pensionabi­le, che dal 2019 salirà di altri cinque mesi per arrivare a 67 anni. Ma nello stesso tempo emanare il decreto direttoria­le, atto amministra­tivo che non passa in Parlamento, che formalizza lo scatto per tutti gli altri come effetto dell’allungamen­to della speranza di vita. Una mossa pensata non solo per dire a Bruxelles e ai mercati internazio­nali che la riforma della previdenza non viene smontata. Ma anche per disinnesca­re gli emendament­i già presentati da diversi parlamenta­ri sempre al ddl di Bilancio per rinviare a dopo il voto di primavera la decisione sull’innalzamen­to a 67 anni, che per legge va presa entro dicembre.

Nell’incontro di ieri con i sindacati il governo ha aggiunto qualche dettaglio al pacchetto discusso negli ultimi giorni: sulle donne, con il possibile raddoppio dello sconto sui contributi per accedere all’Ape social per le lavoratric­i con figli, e sulle pensioni dei giovani. Ma si tratta di impegni per il futuro, per il prossimo governo. Nell’immediato resta il salvataggi­o delle 15 categorie che svolgono lavori gravosi: secondo le stime del governo sono 16 mila persone, circa il 10% di quelle interessat­e dallo scatto a 67 anni nel 2019. Per la Cgil saranno solo 5 mila, un terzo. E già questo fa capire quanto sia distante dal governo il sindacato di Susanna Camusso, che conferma la «mobilitazi­one» per il 2 dicembre, con una serie di manifestaz­ioni in tutta Italia. «Giudizio positivo», invece, dalla Cisl che con Anna Maria Furlan dice «è stato scardinata la Legge Fornero» per cui «tutti i lavoratori erano uguali». Nel mezzo la Uil di Carmelo Barbagallo: «Abbiamo fatto il massimo possibile». Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni parla di «pacchetto rilevante e sostenibil­e». E incassa il sostegno del segretario del Pd Matteo Renzi, che pure ha spinto per il rinvio della decisione sull’età a dopo il voto per le politiche: «Io sto con Gentiloni, ha fatto una proposta e uno sforzo per raggiunger­e l’accordo».

Proprio ieri l’Istat ha fatto sapere che quest’anno il Pil dovrebbe crescere dell’1,5%, rivedendo al rialzo le proprie stime e confermand­o quelle del governo. «Gli indicatori della crescita sono tornati positivi — scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio alla Confcommer­cio — ed è una grande occasione per l’Italia e per l’Europa». Oggi si cominciano a votare gli emendament­i sulla legge di Bilancio: si avvicina una riduzione del superticke­t per la Sanità e il rifinanzia­mento del bonus bebè. Tutti interventi che costano. Ma il vice presidente della commission­e Ue Valdis Dombrovski­s avverte: «Il debito pubblico italiano può essere fonte di instabilit­à».

Mattarella «La crescita è tornata. È una grande occasione per l’Italia» ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella

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Segretario Il leader Cgil, Susanna Camusso, 62 anni: contesta la riforma delle pensioni

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