Il piano Steinmeier tenta i socialdemocratici
Il presidente vuole salvare la legislatura. Domani vede Schulz, la base favorevole all’accordo con Merkel
Le redini della crisi politica tedesca sono nelle mani del presidente federale Frank-Walter Steinmeier. È il cavaliere bianco che cerca di salvare una legislatura votata il 24 settembre e già in crisi. Vorrebbe che il suo partito, la Spd, fosse protagonista di questo salvataggio: il leader dei socialdemocratici Martin Schulz è però rigido, vuole stare all’opposizione e ieri ha assistito a una prima mezza rivolta tra i suoi compagni. Esperienze nuove per la Germania.
Lunedì, poche ore dopo che i colloqui per formare una coalizione di governo tra quattro partiti erano falliti, Steinmeier ha incontrato Angela Merkel. Ieri visto i Verdi di Cem Özdemir, i Liberali di Christian Lindner e la bavarese Csu di Horst Seehofer. Gli rimane da incontrare i socialdemocratici (le ali estreme della Linke e di Alternative für Deutschland sono fuori dai giochi). La Spd di Schulz, il candidato che l’ha guidata al minimo storico del 20,5% alle elezioni, avrebbe dovuto presentarsi oggi a palazzo Bellevue ma il colloquio è stato rinviato a domani. Si tratta del confronto più delicato delle consultazioni: i socialdemocratici sono divisi su come affrontare la situazione e ieri, in una riunione al Bundestag, molti parlamentari hanno accusato Schulz di eccessiva rigidità nel volere stare all’opposizione.
Lunedì, il vertice del partito si era dichiarato all’unanimità contrario a partecipare a una coalizione di governo. Ma nella base, negli organismi intermedi e tra i deputati molti non sono d’accordo. Soprattutto, succede che Steinmeier ha invitato tutti i partiti a essere responsabili e a dare un governo alla Germania: Spd in testa, che è poi il partito a cui è iscritto e per il quale è stato ministro degli Esteri.
Risultato. Ieri, l’influente leader dei socialdemocratici in parlamento, Andrea Nahles, ha incrinato il fronte del no del vertice Spd. «Dovremmo ora discutere su come dare forma a un processo che porti il nostro Paese verso un governo stabile», ha detto. Magari favorendo un governo di minoranza. Anche il leader di una delle correnti della Spd, Johannes Kahrs, e il responsabile del partito per la Difesa, hanno sostenuto che occorre andare con mente aperta all’incontro con Steinmeier. E così il presidente del Forum Economico della Spd, Michael Frenzel. Schulz, invece, un’ora dopo la sconfitta del 24 settembre ha detto che il partito andrà all’opposizione e da questa linea non si è finora mosso: oggi questa rigidità gli viene rinfacciata. L’incontro suo di domani con il compagno di partito e presidente federale sarà cruciale.
Entro la settimana, si dovrebbe capire se i colloqui di Steinmeier avranno aperto uno spiraglio oppure se l’unica soluzione saranno nuove elezioni per Pasqua. Opzione data al momento come ultima ratio, ma ben presente in ogni atto dei partiti.
Sono una donna che ha delle responsabilità ed è pronta a continuare a prendersi delle responsabilità Angela Merkel Cancelliera tedesca e leader della Cdu Nuovo governo Entro la settimana si saprà se c’è uno spiraglio. L’ipotesi di nuove elezioni per Pasqua