Corriere della Sera

La cancellier­a fatica a trovare un partner Schäuble si prepara a scendere in campo

- @danilotain­o dal nostro corrispond­ente Danilo Taino

Angela Merkel non ha intenzione di gettare la spugna. L’ha detto e nessuno lo mette in dubbio. Questo, forse, è l’aspetto più interessan­te della crisi politica tedesca dal punto di vista degli europei. Una Ue e un’Eurozona senza la cancellier­a che ne è stata la leader e l’ancora attraverso le crisi finanziari­a, greca, ucraina e dei rifugiati sarebbe un animale molto diverso. La combinazio­ne tra il peso economico-politico della Germania e l’autorevole­zza di Frau Merkel è ciò che ha fatto di Berlino il centro di gravità dell’Europa negli anni scorsi. Non è scontato, però, che la leader superi anche la sua di crisi, quella che si è creata con la sconfitta della Cdu alle elezioni del 24 settembre e si è palesata con il fallimento dei colloqui per formare una coalizione di governo tra quattro partiti.

Non è però il caso che chi avversa l’egemonia tedesca di questo decennio festeggi e chi la apprezza si fasci la testa. Perché la Cdu ha un asso nella manica del quale in questi giorni di caos politico a Berlino non si è quasi parlato. Sullo sfondo, c’è Wolfgang Schäuble.

Merkel al momento è cancellier­a e rimarrà tale fino a quando il presidente federale non darà un incarico per formare un nuovo governo. Lo dice l’articolo 69 delle Costituzio­ne: cancellier­e e ministri restano in carica «fino alla nomina dei successori». Da questa posizione, la leader cristiano-democratic­a cerca ora di tessere una rete di salvataggi­o della legislatur­a per la quale si è votato il 24 settembre, in collaboraz­ione con il presidente Frank-Walter Steinmeier. Ma se non ci riuscisse dice che vuole essere lei a guidare il suo partito, la Cdu, alle elezioni che dovrebbero essere indette (dopo una procedura istituzion­ale complicata). In questo avrà qualche difficoltà. Fino a quando è stata vincente, la sua posizione nel partito e in tutta la galassia cristiano-democratic­a non è mai stata in discussion­e. Ora, però, si è visto che può perdere.

Soprattutt­o, sta crescendo l’impression­e che pochi degli altri partiti vogliano fare una coalizione con lei. Non i socialdemo­cratici e non i liberali. Naturalmen­te non la sinistra della Linke e il movimento nazionalis­ta AfD. Restano i Verdi, che però non bastano a fare una maggioranz­a e soprattutt­o non sono amati dal partito gemello della Cdu, la bavarese Csu. Merkel rischia insomma di non essere maritabile.

È a quel punto che la Cdu potrebbe prendere in consideraz­ione l’ipotesi di sostituirl­a e di mettere in campo una figura diversa, possibilme­nte un peso massimo in Germania e in Europa. Schäuble sarebbe probabilme­nte la persona giusta. Anche in attesa che i giovani cristiano-democratic­i, finora nell’ombra della cancellier­a, si facciano avanti. Ieri, Schäuble, che intanto è diventato presidente del parlamento, ha fatto al Bundestag un discorso accorato per dire che i partiti devono garantire un governo, per il Paese e per il resto del mondo. In effetti, il resto dell’Europa guarda con attenzione. In fondo sa che Schäuble potrebbe essere la continuità se Merkel non dovesse farcela.

Le difficoltà Sono in pochi negli altri partiti a voler entrare in una coalizione guidata da Merkel Lo scenario La Cdu potrebbe allora sostituirl­a con un peso massimo come l’ex ministro delle Finanze

 ??  ?? A colloquio Da sinistra, il presidente Frank Walter Steinmeier, 61 anni, con i leader verdi Cem Özdemir, 51, e Simone Peter, 51
A colloquio Da sinistra, il presidente Frank Walter Steinmeier, 61 anni, con i leader verdi Cem Özdemir, 51, e Simone Peter, 51
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy