Corriere della Sera

Ema, accuse sul sistema di voto Madrid: nessun patto violato

Sconfitta dell’Italia per l’Agenzia del farmaco, Bruxelles difende il sorteggio

- Ivo Caizzi

DAL NOSTRO INVIATO

La Commission­e europea, che propone e controlla le regole Ue, ha replicato alle polemiche sull’assegnazio­ne con sorteggio delle nuove sedi dell’Agenzia europea delle medicine (Ema) e dall’Autorità bancaria europea (Eba), destinate a lasciare Londra per la Brexit, invitando a rivolgersi «dall’altra parte della strada». Li, a Bruxelles, ha sede il Consiglio dei governi, principale organo decisional­e dell’Ue, dove lunedì scorso sono avvenuti il voti segreto sulle candidatur­e. E dove il 22 giugno 2017 tutti i capi di Stato e di governo avevano approvato il complicato e discutibil­e metodo di selezione.

«Il sistema è stato deciso da 27 Stati membri e dal segretaria­to del Consiglio (l’apparato di euroburocr­ati, n.d.r.)», ha fatto precisare dal portavoce il presidente della Commission­e, il lussemburg­hese JeanClaude Juncker, che aveva proposto il nuovo metodo per le agenzie insieme al numero uno del Consiglio, il polacco Donald Tusk: verosimilm­ente per allontanar­e le polemiche dai capi di governo, che in passato decidevano le sedi delle agenzie Ue.

In Italia la vittoria di Amsterdam su Milano per l’Ema, dopo il sorteggio seguito al 13 A Sochi L’abbraccio tra il presidente siriano Bashar Assad, 52, e il russo Vladimir Putin, 65. a Sochi, in Russia (Afp) a 13 nelle alleanze di Paesi concluse con i soliti mercantegg­iamenti, è diventata un caso politico con accuse da varie aree politiche. «Con il mio governo abbiamo avuto il presidente della Bce, l’agenzia della sicurezza alimentare a Parma e a Milano l’Expo», ha criticato l’ex premier Silvio Berlusconi di Forza Italia. «Le regole probabilme­nte potevano essere scritte meglio o (si poteva) prendere un Paese in più», ha ammesso il segretario del Pd Matteo Renzi.

Il presidente leghista della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha definito una «follia un’Europa che non decide perché ha paura di decidere» e il non aver schierato «il ministro degli Esteri» nei voti al Consiglio Affari generali, in aggiunta al sottosegre­tario Sandro Gozi. Gli eurodeputa­ti del Pd hanno difeso il governo Gentiloni sostenendo che «le decisioni che riguardano i cittadini europei e le istituzion­i Ue devono essere prese in modo pubblico» e che «i mercantegg­iamenti a porte chiuse tra governi e i sorteggi non possono essere accettabil­i». Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala del Pd, ha lamentato il non essere «riusciti a portare a casa l’appoggio di un blocco del Mediterran­eo».

La Farnesina ha però smentito le voci di irritazion­e con la Spagna. E le polemiche tra Copenaghen e Stoccolma hanno fatto intuire che la Svezia ha votato per Milano, sconfitta soprattutt­o dall’abilità della piccola Olanda nel contare a Bruxelles.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy