L’Antitrust Usa: no a fusione At&t Time Warner
L’amministrazione di Donald Trump entra nelle grandi manovre di mercato su Internet e tv. Il Dipartimento della Giustizia è contrario all’acquisizione di Time Warner da parte di At&t. In parallelo, la Fcc abolirà a metà dicembre la «Net-Neutrality», la normativa introdotta da Barack Obama nel 2015 che impone ai grandi provider, come la stessa At&t, Verizon o Comcast, di garantire uguali condizioni di accesso a tutti i fornitori di contenuti, da Time Warner, Netflix, Hbo e altri. Le due iniziative del governo sembrano contraddittorie. Randall Stephenson, ceo di At&t, vuole ampliare il raggio d’azione del gruppo, affiancando alla connessione Internet, i video di Hbo e il bouquet delle emittenti televisive di Time Warner, come Cnn e Tnt. Secondo alcune interpretazioni, lo stop del Dipartimento di Giustizia sarebbe stato ispirato dallo stesso Trump. Il presidente ha ingaggiato una battaglia infinita con la Cnn e starebbe convincendo il suo amico Rupert Murdoch ad acquisirla. Ma nel ricorso presentato a una Corte federale di Washington, si legge, invece, che dopo l’acquisizione At&t sarebbe in grado di spuntare prezzi più alti sia dagli utenti sia dagli altri provider che volessero mantenere i contenuti Time Warner nel loro portafoglio. Ora il nuovo presidente della Fcc, Ajit Pai, sostiene che quei vincoli stiano soffocando gli investimenti dei big.