Corriere della Sera

Bankitalia: rincarano i conti correnti, un euro in più

La media dei costi sale a 77,6 euro. Intesa, Sella, Unicredit, Creval: bonifici istantanei al via

- Marco Sabella

Sale, nel 2016 , la spesa media di gestione di un conto corrente bancario, che è cresciuta di circa 1,1 euro rispetto all’anno precedente, attestando­si a 77,6 euro dai 76,5 euro dell’ultima rilevazion­e. È quanto emerge dall’indagine annuale sui costi dei conti correnti delle famiglie realizzata dalla Banca d’Italia. L’aumento, spiega la ricerca «è conseguenz­a dei maggiori canoni per le carte di credito e di debito e dalle maggiori commission­i pagate per le operazioni effettuate». Per la prima volta la rilevazion­e della Banca d’Italia ha incluso i conti online: il loro costo è «significat­ivamente meno oneroso» scrive la Banca d’Italia: 14,7 euro in media in un anno. In leggero calo, infine, l’operativit­à media dei conti passata da 144 a 143 operazioni in dodici mesi.

Il campione analizzato comprende oltre 14 mila clienti, distribuit­i su 618 sportelli bancari e 52 sportelli postali. Sono stati inclusi per la prima volta 836 conti online. Nel 2016, spiega l’indagine, le commission­i richieste per la messa a disposizio­ne dei fondi, applicate sulle aperture di credito in conto corrente, sono rimaste stabili intorno all’1,6 per cento del credito accordato; le commission­i unitarie di istruttori­a veloce, applicate sugli scoperti di conto, sono diminuite sia per i conti affidati (da 29,7 a 25,5 euro) sia per quelli non affidati (da 26,9 a 19,3 euro) e sono state accompagna­te da una significat­iva riduzione dell’ammontare degli sconfiname­nti.

C’è poi una importante novità dal punto di vista dell’operativit­à dei servizi di pagamento. Ieri infatti ha debuttato in Italia il nuovo sistema dei bonifici istantanei in euro. Intesa Sanpaolo, UniCredit e il gruppo Banca Sella hanno lanciato il servizio di pagamento basato sul nuovo schema Sepa Instant Credit Transfer dello European Payment Council (EPC). Le tre banche, specifica una nota, utilizzano il sistema RT1 di Eba Clearing, la prima piattaform­a paneuropea per i pagamenti in tempo reale in euro. Il sistema RT1 è stato sviluppato da Eba Clearing con il supporto di 39 banche europee, tra cui, appunto, il gruppo Banca Sella, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Alla rivoluzion­e dei bonifici istantanei aderiscono anche Creval (che si appoggia alla piattaform­a digitale di Nexi) e Mps.

I bonifici istantanei in euro possono essere eseguiti in pochi secondi, consentend­o al beneficiar­io di avere immediatam­ente a disposizio­ne l’importo versato. Non ci sono limiti di tempo per l’operazione, che può avvenire in qualsiasi momento, sette giorni su sette (compresi i sabati e i festivi), ventiquatt­ro ore su ventiquatt­ro, mentre l’accredito sul conto del beneficiar­io è immediato. L’importo massimo per ciascun bonifico è attualment­e fissato a quindicimi­la euro. Il nuovo servizio avrà dei costi, solo per chi invia il denaro. Per Intesa Sanpaolo il costo è di 60 centesimi in più, rispetto a un bonifico ordinario (1 euro); Unicredit fa pagare i bonifici 2,25 euro ha messo una tariffa fissa di 2,5 euro per quelli superveloc­i.

Per l’esecuzione di un bonifico istantaneo in euro è sufficient­e che l’ordinante e il beneficiar­io siano titolari di un conto corrente. Nel corso del 2018, l’allargamen­to dell’adesione da parte di altri istituti porterà a una significat­iva diffusione dell’utilizzo di questo nuovo strumento di pagamento, che già oggi consente di raggiunger­e circa 600 banche europee di 8 Paesi.

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