Corriere della Sera

Commission­e banche, le carte sulle Venete in Procura

Apponi, Consob: Mps, attività dolose degli ex manager per occultare le perdite

- Fsarzanini@corriere.it

ha così accolto la richiesta presentata dal senatore di Idea Andrea Augello.

Proprio ieri è stato ascoltato a palazzo San Macuto il direttore generale di Consob Angelo Apponi sul crac del Monte dei Paschi di Siena. E ha attaccato: «Piacerebbe a tutti impedire che si pongano in essere operazioni fraudolent­e prima che vengano poste in essere, ma nel caso di Mps ci si è trovati di fronte a un comportame­nto doloso dell’intero sistema dell’alto management della banca, questo sarebbe stato veramente complesso da immaginare». Per evitare il disastro «serviva la bacchetta magica».

Sull’acquisizio­ne di Antonvenet­a del 2008 specifica che «Consob aveva approvato un prospetto informativ­o relativo all’aumento di capitale da 5 miliardi nel quale venivano riportati tutti i fattori di rischio dell’operazione», mentre per i contratti stipulati nell’ambito Novembre 2017 delle operazioni Alexandria e Santorini «l’occultamen­to era stato fatto bene, dal loro punto di vista», hanno compiuto «attività dolose per occultare le prove, soprattutt­o quelle

Gli accertamen­ti Spetterà ai magistrati guidati da Giuseppe Pignatone avviare accertamen­ti per stabilire la regolarità dei controlli della Vigilanza

delle perdite».

Sul fronte delle Venete uno dei documenti ritenuti importanti dalla commission­e per capire che cosa sia davvero accaduto è la relazione degli ispettori nella quale «Zonin veniva accusato di esercitare un ruolo di dominus in assenza di un vaglio critico da parte del Collegio sindacale». Non solo. Quel verbale dedica un capitolo «alle modalità di determinaz­ione del prezzo delle azioni, svincolate da rigorosi collegamen­ti con le modeste performanc­e reddituali, hanno assicurato ampie adesioni ai frequenti aumenti di capitale, consentend­o di sostenere la rapida crescita del gruppo».

Tra i documenti spediti ai magistrati romani c’è poi il report sul prezzo delle azioni trasmesso dall’area Vigilanza di Bankitalia all’allora Governator­e Mario Draghi che secondo Augello e altri membri della Commission­e «non era esente da alcune ambiguità perché non consentiva di avere alcuna certezza rispetto al fatto che si fosse assunta la decisione di tenere Consob all’oscuro di quanto appurato in sede ispettiva sul problema del prezzo delle azioni e neppure comprender­e che tale questione era stata sollevata dal collegio dei sindaci della BpV in modo formale».

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