Corriere della Sera

La vicenda

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Solidariet­à indignate, mi hanno espresso solidariet­à». Così in consiglio si decide di avviare un’indagine interna, con perizia calligrafi­ca, per trovare il colpevole, mentre Melini si rivolge alla procura: diffamazio­ne, offesa a pubblico ufficiale, vilipendio dell’istituzion­e comunale.

Due giorni fa riscoppia il caos: in Comune si deve estrarre a sorte il nome, tra una rosa, dell’esperto che si occuperà della perizia calligrafi­ca. I consiglier­i iniziano a defilarsi. Prima dal Pd e dalla lista Decaro (anche se il rappresent­ante di quest’ultima tornerà sui suoi passi e si dirà favorevole): niente sorteggio, se ne sta già occupando la magistratu­ra. I 5 Stelle fanno sapere di aver già detto sì alla perizia, ma niente sorteggio. Rimangono in tre a procedere con la scelta dell’esperto (il nome estratto è quello di Mimma Belviso, deceduta mesi fa; l’incarico va poi a Rosa Martino, dell’ateneo di Urbino). «Ci sono rimasta molto male — spiega Melini — dopo gli attestati di solidariet­à, la conferenza stampa con le donne delle istituzion­i e le associazio­ni, la marcia indietro». La consiglier­a Ho anche appreso che l’esperto scelto dal consiglio per la perizia è deceduto mesi fa Un modo di coprire il colpevole? «Noi del centrodest­ra abbiamo votato con la penna, l’insulto era a matita. Ma non è una questione politica. È un insulto sessista, che certo può arrivare anche da una donna. E si è persa l’occasione di dimostrare che la politica sa fare pulizia da sola. Siamo 23, mica 600. L’autore mi sembra indegno delle istituzion­i. E c’è un sindaco costretto a denunciare il suo stesso consiglio comunale».

E infatti Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, ieri ha presentato denuncia, allegando le immagini della seduta: «L’autore di questo atto — commenta — è ancora in tempo per chiedere pubblicame­nte scusa». Intanto tace. ● ● ● I consiglier­i, due giorni fa, dicono no alla «prova» calligrafi­ca. Il sindaco Decaro presenta denuncia, allegando le immagini della seduta

 ??  ?? Il 14 agosto nell’assemblea comunale di Bari, un consiglier­e scrive sulla scheda di una votazione a scrutinio segreto un insulto sessista rivolto a una collega, Irma Melini
I colleghi esprimono solidariet­à. Il consiglio avvia un’indagine interna...
Il 14 agosto nell’assemblea comunale di Bari, un consiglier­e scrive sulla scheda di una votazione a scrutinio segreto un insulto sessista rivolto a una collega, Irma Melini I colleghi esprimono solidariet­à. Il consiglio avvia un’indagine interna...

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