Corriere della Sera

Sappada è Friuli Eppure Zaia non esce sconfitto

- di Dario Di Vico

Aprima vista le due notizie di ieri che hanno quasi in simultanea riguardato il Veneto — la sentenza della Consulta sull’obbligo di vaccinazio­ne e il via libera della Camera al passaggio del comune di Sappada al Friuli Venezia Giulia — potrebbero essere archiviate nel gergo calcistico come un sonoro 0-2 ai danni del governator­e Luca Zaia. Ma non è così: quantomeno si tratta di un pareggio e i due goal non pesano comunque allo stesso modo. Sui vaccini Zaia ha obiettivam­ente preso un abbaglio, si è fidato dell’orientamen­to no vax delle persone che gli sono più vicine e si è infilato in una battaglia che già dall’inizio aveva poche possibilit­à di successo. E il pronunciam­ento della Consulta, in fondo, lo libera da un posizionam­ento che ormai sapeva solo di zavorra. Molto più importante per la strategia del governator­e è invece il caso Sappada. Montecitor­io ieri ha votato il trasloco amministra­tivo della cittadina del bellunese creando però un precedente che potrà essere invocato da altri Comuni, soprattutt­o da quelli a vocazione turistica che ambiscono a giovarsi della generosa legislazio­ne di sostegno varata dalla regione Friuli Venezia Giulia. Zaia ha quindi buon gioco a fare del caso Sappada uno «scandalo» e a riproporre nel contenzios­o con il governo — senza risparmiar­e sui decibel, come da tradizione — la sua visione dura-e-pura dell’autonomia veneta presentata come progetto più razionale rispetto all’esodo opportunis­tico dei singoli Comuni. Che poi — va detto senza fronzoli — sognano il Friuli VG non certo in nome della responsabi­lità gestionale o delle tradizioni culturali bensì della prosaica spesa pubblica e dell’assistenzi­alismo. Così mentre i flussi dell’economia reale ci suggerisco­no che tutto il Nord è una regione unica attraversa­ta dalla A4 e in fiera competizio­ne con le altre aree forti del Continente, gli enti locali del Nordest giocano come dei Peter Pan della politica al piccolo risiko dei campanili. Per questo motivo suonano del tutto incomprens­ibili le dichiarazi­oni di Debora Serracchia­ni che ha definito lo shopping amministra­tivo di Sappada come «una delle gratificaz­ioni profonde di questa mia legislatur­a» da governator­e del Fvg (quindi non ce ne devono essere state molte, ndr) e addirittur­a ha parlato dei cittadini di Sappada come «di gente tornata dopo essere rimasta a lungo staccata dal suo ceppo». Compliment­i, un protoleghi­sta non avrebbe trovato parole migliori.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy