Corriere della Sera

Parcheggia­no, portano i bagagli, controllan­o i documenti In molti scali gli automi stanno sostituend­o gli addetti

- Leonard Berberi lberberi@corriere.it

online e dalle macchinett­e installate negli scali. Sempre meno facchini in carne e ossa, rimpiazzat­i dai «self-bag drop», i nastri automatizz­ati che si usano dopo aver stampato l’etichetta identifica­tiva o, appunto, da robot come Leo. Ridotti o assenti pure i poliziotti alle frontiere, dal momento che i gabbiotti hanno lasciato lo spazio ai varchi automatizz­ati dove la lettura del passaporto innesca una serie di verifiche in tutti i database internazio­nali che richiede pochi secondi. Via anche gli assistenti di terra al momento dell’imbarco, visto che basta passare davanti alle fotocamere per far aprire le porte e salire in aereo.

«I viaggiator­i apprezzano tutta la tecnologia disponibil­e perché vogliono muoversi più velocement­e e trascorrer­e meno tempo possibile nelle varie fasi che portano all’ingresso nel velivolo», spiega Sergio Colella, presidente per l’Europa di Sita, colosso mondiale che fornisce servizi di comunicazi­one e soluzioni tecnologic­he. «È anche per questo che nel 2016 il 37% di chi ha volato ha utilizzato un sistema automatico di verifica del passaporto e il dato aumenterà: ci vogliono 7-8 secondi con i dispositiv­i elettronic­i come quelli che abbiamo installato a Roma Fiumicino contro i circa 60 secondi dei normali controlli di polizia».

All’aeroporto Changi di Singapore — premiato per il quinto anno consecutiv­o da Skytrax come il migliore del mondo — hanno aperto persino un laboratori­o per le soluzioni tecnologic­he future.

Ma è a Brisbane, in Australia, che si può già vedere come sarà, entro breve tempo, la nuova vita dei passeggeri: individui che si muovono liberament­e. Il tutto grazie a «Smart Path»: durante il check-in i documenti di viaggio vengono collegati al dato biometrico che genera una chiave digitale unica. Chiave che diventa un lasciapass­are nella procedura d’imbarco: in ogni fase le fotocamere incrociano il volto della persona con gli archivi di polizia. Non serve più tirare fuori la carta d’imbarco e il passaporto. Con grande sollievo soprattutt­o degli sbadati.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy