«Aggiornarsi sempre e non cedere alla paura»
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Maria Daniela Cavuto ha 57 anni. E ha deciso di seguire un corso di formazione su digitale e social network. Perché?
«Non ho un lavoro stabile e continuativo da più o meno dieci anni, dopo una serie di peripezie familiari. Sto cercando di reinventarmi come freelance, ma soprattutto sto pensando di ributtarmi in una nuova impresa».
Non sarebbe la prima volta.
«No, ho avuto svariate esperienze. Con il mio ex marito avevamo una ditta di commercio all’ingrosso. Ci siamo separati e l’esperienza si è conclusa. Poi ho lavorato nella ristorazione e nella logistica e ho un passato come consulente».
Ha esperienza, insomma. Immagini di aver avuto a disposizione Internet, all’epoca: sarebbe cambiato qualcosa?
«Tantissimo. Mi creda, tantissimo. Prima era molto più difficile capire quale fosse il messaggio migliore da diffondere e come farlo. In qualsiasi ambito, adesso la comunicazione è più professionale, più mirata».
Pensa che l’avrebbe aiutata anche in quanto donna, e non solo come professionista?
«Anche, sì. L’imprenditoria femminile ha ancora questo retaggio di timore, paura. Il digitale rende tutto più semplice. Ricordo, quando ho mosso i primi passi nel mondo del lavoro, le file nelle biblioteche, le telefonate alle riviste specializzate, le esitazioni. Tutto per trovare informazioni ora a portata di clic».
È sempre stata così entusiasta?
«Al contrario, all’inizio molti aspetti non mi convincevano, come capita spesso per le cose che non si conoscono».
In molti si interrogano ancora sullo scarso rispetto della privacy o, tema più attuale, sull’eccessivo impatto dei social e della pubblicità veicolata online nelle nostre vite.
«Io penso che abbiamo libero arbitrio. Non possiamo credere di essere in balia di qualcosa. Sono strumenti fondamentali, senza dubbio, ma sa cosa le dico? Anche il Carosello lo era quando ero piccola. L’importante è aggiornarsi costantemente. Sforzarsi di capire e scegliere in modo consapevole».
@martinapennisi