Corriere della Sera

La strategia di Kyoto dagli esiti modesti

- Di Danilo Taino Statistics editor

La prima convention delle Nazioni Unite sul clima è del Il Protocollo di Kyoto è del Da allora si è parlato moltissimo di surriscald­amento del pianeta, di limitare le emissioni a effetto serra, della necessità di sviluppare rapidament­e le energie rinnovabil­i (vento, sole, biomasse). Per cercare di capire che risultati si sono raggiunti finora, vale la pena guardare alcuni indicatori: la verifica delle politiche è qualcosa che si fa poco ma è fondamenta­le. Per avere una prospettiv­a storica: fino a circa il praticamen­te le uniche fonti di energia erano il legno e altre materie organiche (biocombust­ibili tradiziona­li), più un po’ di carbone in Gran Bretagna; verso la fine dell’Ottocento, il petrolio, il gas naturale e le centrali idriche si fanno spazio e, soprattutt­o, si impone il carbone. Nel la situazione è questa: carbone biocombust­ibili tradiziona­li petrolio naturale energia idrica (nucleare e rinnovabil­i insignific­anti). Nel

anni dopo la prima convention dell’Onu sul clima, la situazione è questa: greggio carbone gas naturale biocombust­ibili tradiziona­li energia idroelettr­ica nucleare vento solare altre rinnovabil­i (biomasse) I dati sono organizzat­i da Our World in Data, lo strumento sviluppato dall’Università di Oxford. Si riferiscon­o al consumo globale di energia primaria, cioè al consumo totale di energia meno quella stoccata: di solito quest’ultima varia poco e dunque si tende a considerar­e il consumo di energia primaria come il consumo globale; alcuni movimenti ambientali­sti, però, ritengono che il metodo sottovalut­i solare ed energia idroelettr­ica. Fatto sta che dagli anni Novanta la produzione da fonti alternativ­e di energia non ha avuto un boom, a differenza dell’impression­e che spesso si ha e nonostante i notevoli sussidi che ha avuto. Da questo punto di vista, la strategia di Kyoto, di fatto ribadita dall’Accordo di Parigi del ha ottenuto risultati modesti. Il fatto è che nel mondo di persone (dato Banca mondiale, non hanno accesso all’elettricit­à, con casi drammatici in Africa dove in parecchi Paesi l’elettricit­à arriva al massimo al degli abitanti. I numeri raccontano che forse è il caso di fare qualcosa di diverso se si vuole che le fonti rinnovabil­i di energia facciano davvero una differenza.

2,65%, 0,22%, 1950, 45,05%, 26,81%, 7,48%, 33,91%, 24,59%, 7,26%, 1,73%, 2015, 1992. 1997. 1850, 19,46%, 1,19% 28,64%,

0,63%, 0,37%. 1,07 miliardi 2014)

20%

gas

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy