Missione possibile
Dybala e Higuain restano a digiuno con il gol Ci si gioca la qualificazione con l’Olympiacos
Dybala non è quello di aprile (3-0 per la Juve), anche se dopo il 90’ ha l’occasione migliore della partita, parata alla grande da Ter Stegen. Messi non è quello di settembre (3-0 per il Barça) e gioca poco più di mezzora. Così il punto che si spartiscono bianconeri e blaugrana è un punto di partenza solo per i catalani, che volano agli ottavi, sicuri del primo posto. Ed è un punto di sospensione per la Juve: la squadra di Allegri adesso ha una lunghezza di vantaggio sullo Sporting Lisbona, che gioca al Camp Nou l’ultima partita. Solo una vittoria dei portoghesi e una sconfitta bianconera ad Atene il 5 dicembre contro l’Olympiacos possono compromettere la qualificazione, che resta una missione più che possibile. In attesa che arrivi marzo, il mese invocato instancabilmente da Max per vedere la versione migliore della sua squadra.
Quella contro il Barça non prende gol ed è già una notizia, ma si adegua presto al voltaggio basso della partita. Le assenze pesano. Quella iniziale di Messi, certo. Ma anche quelle di Chiellini, fermato da un problema muscolare, e di Mandzukic, due custodi dell’anima guerriera juventina. Messi se ne sta in panchina a sorpresa: domenica il Barça sfida il Valencia, 2° nella Liga e Valverde preferisce farlo riposare, dopo l’affaticamento agli adduttori con l’Argentina.
Allegri, per l’assenza improvvisa di Chiellini, presenta un inedito 3-4-2-1, in cui la Juve difende spesso a 5. Con Douglas Costa e Dybala dietro a Higuain l’idea è quella di dare velocità e profondità alle ripartenze. Anche se Higuain fatica a tenere un pallone, qualche fiammata si vede, ma scottare questo Barça, molto più solido di quello umiliato l’11 aprile, è dura: Dybala e Cuadrado forzano due conclusioni, che si perdono alte. Dall’altra parte il vertice alto del rombo è Paulinho, dietro le due punte. La Juve chiude bene gli spazi sia tra le linee che nei duelli individuali. E l’unico pericolo arriva da una punizione di Rakitic dalla trequarti, che attraversa l’area e sbatte sul palo, senza che nessuno tocchi il pallone.
A inizio ripresa compare la Pulce, ma il ritmo resta blando e la Juve rimane imprecisa. I pericoli per Buffon arrivano ancora su punizione: prima Suarez e poi Messi calciano fuori. La conquista territoriale del Barcellona è quasi accademica, ma ci pensa Cuadrado a ravvivarla con un errore che manda Digne davanti a Buffon. L’ex romanista preferisce mettere in mezzo e Rugani libera. Vuoi vedere che la partita si accende negli ultimi 20’? Non è così. Messi dà un calcione a Dybala in difesa: può essere questa l’immagine finale di una partita deludente? No. Paulo trova finalmente la miccia per il suo sinistro: la girata è angolata e tesa, ma Ter Stegen è in stato di grazia. Almeno lui.
Dybala Adesso il Barça difende meglio, era difficile fare di più Allegri Abbiamo subito poco o niente È un punto importante