Corriere della Sera

In lista d’attesa

I gialloross­i puniti da Griezmann e Gameiro Ora per passare dovranno battere il Qarabag

- DAL NOSTRO INVIATO Luca Valdiserri © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Appuntamen­to all’Olimpico, il 5 dicembre, contro il Qarabag, per una partita che a questo punto non si può sbagliare. La Roma cade contro l’Atletico dopo sette risultati utili consecutiv­i tra campionato e Champions, pagando nella ripresa una tattica un po’ troppo attendista. Di Francesco, fin qui, ci aveva abituati forse troppo bene. O forse la squadra era un po’ scarica dopo il derby vinto sabato scorso. O forse ancora non è riuscita a gestire alla perfezione la sensazione di aver comunque un paracadute in caso di sconfitta, visto che basteranno comunque i tre punti contro gli azeri per approdare agli ottavi di finale. Non è una sconfitta sanguinosa, insomma, ma uno step di crescita che non è stato superato con la sicurezza di altre partite. Oblak non è stato mai imtrovato pegnato e la miglior occasione per i gialloross­i è stato un palo colpito da Nainggolan con un cross scentrato. Dzeko è stato poco servito e non è mai entrato in partita. Perotti ha attaccato con poca continuità Partey, terzino per necessità in mancanza di Juanfran e Versaljko. Gerson non ha demeritato, ma ha caratteris­tiche che lo rendono un esterno d’attacco assai atipico.

La Roma non ha giocato male, ma non è mai riuscita a trasformar­e in occasioni vere le sue ripartenze: tanti palloni sbagliati per centimetri, nessuna giocata davvero incisiva. L’Atletico ha accettato lo 0-0 per un’ora e poi Simeone ha un paio di cambi importanti: Correa è entrato in partita con grande personalit­à, servendo l’assist per il gol di Griezmann con un cross miracoloso, scivolando quasi sulla linea di fondo; Gameiro ha chiuso la gara, scartando Alisson, quando la Roma era rimasta in dieci per l’espulsione di Bruno Peres (doppia ammonizion­e). Non scopriamo adesso la squadra di Simeone: in cinque partite di Champions ha segnato 4 gol e ne ha subiti 3, non è certo l’ideale per giocarsi l’over. Fin qui non era riuscita a vincere nemmeno una gara di Champions, ma nella serata senza ritorno ha sbloccato il tabù dello nuovo stadio Wanda Metropolit­ano. Aveva detto bene, alla vigilia, il d.s. gialloross­o Monchi: «Mai dare per morta una squadra di Simeone».

La situazione nel girone è ancora buona — se non molto buona — per la Roma, che è padrona del suo destino. I gialloross­i si qualifican­o con una vittoria, con qualsiasi risultato, contro un Qarabag che non può più puntare nemmeno alla qualificaz­ione in Europa League. Ma basterebbe anche un pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, a Londra, per strappare il passaggio agli ottavi. Nel fare una giusta critica a una serata meno brillante di altre non bisogna dimenticar­e la sostanza di questi mesi di lavoro: la Roma era la terza forza di un girone difficilis­simo e tutti avrebbero messo cento firme per trovarsi in questa situazione a una gara dalla fine.

Fazio Male nel secondo tempo abbiamo perso troppe palle Di Francesco S’è giocato alla pari fino al gol Siamo stati troppo imprecisi

 ?? (Ap) ?? Eurogol Reduce da un periodo difficile Griezmann, 26 anni, si sblocca segnando uno gol in rovesciata e servendo l’assist per il raddoppio di Gameiro
(Ap) Eurogol Reduce da un periodo difficile Griezmann, 26 anni, si sblocca segnando uno gol in rovesciata e servendo l’assist per il raddoppio di Gameiro
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