Il Milan cerca una notte di sollievo con l’Europa League e l’aiuto di Kakà
Ricky in società: ipotesi di un futuro assieme. Berlusconi: «Dai cinesi impegni rispettati»
Per ricordare il peso del passato del Milan, a San Siro stasera ci sarà Riccardino Kakà. In Italia per esigenze di sponsor e questa mattina a Casa Milan per incontrare la nuova dirigenza. Chissà se nel giorno in cui i Montella boys hanno l’occasione di chiudere con una giornata d’anticipo la pratica qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, Marco Fassone troverà gli argomenti giusti per convincere l’ultimo Pallone d’Oro precedente alla diarchia Messi-CR7 a legarsi alla società rossonera. Ricky è rimasto affezionato al Milan (che pur ha subito il cambio di proprietà: stasera vedrà Adriano Galliani), ha ancora una casa a Milano, ha da poco lasciato Orlando e deve decidere cosa fare da grande. Il Milan è disposto ad ascoltare i suoi desiderata, nell’ambito di un appuntamento che formalmente resta nei contorni della visita di cortesia. Ruolo da dirigente o allenatore di Coppia André Silva, 22 anni, e Patrick Cutrone, 19, titolari (Photoviews)
una squadra giovanile? La posizione che Kakà potrebbe ricoprire verrà scelta con Fassone se ci saranno i presupposti per lavorare insieme.
Se il passato è all’insegna delle notti di Champions, il presente è l’Austria Vienna e l’Europa League. «Superare la fase a gironi è un obiettivo intermedio della stagione», confessa Montella, preoccupato di archiviare la coppa per tuffarsi di nuovo sul campionato, fin qui deludente. «C’è ancora tempo per riavvicinarci ai nostri obiettivi iniziali». E dire che il contesto in cui lavora non è propriamente sereno: l’inchiesta del New York Times su Yonghong Li, il rifinanziamento