Corriere della Sera

La kermesse (e gli assenti) Prodi: non sapevo ci fosse Sul palco salirà Minniti

Il Professore: io lì? Mi dicono che è per giovani

- DALLA NOSTRA INVIATA

È lo spirito dei pochi ma buoni ad animare la Leopolda numero 8, che non essendo più di governo è «di lotta, di lotta, di lotta». La ex deputata dem Paola Concia lo ripete tre volte con l’orgoglio di chi non si arrende e un metro più in là, in un contrasto che colpisce, spunta la senatrice Manuela Repetti.

Per la moglie di Sandro Bondi, il già ministro-poeta che un tempo viveva ad Arcore al fianco di Berlusconi, è la prima volta nel tempio del renzismo: «Sono contenta, mi sono iscritta online». Si candida con il Pd? «È una questione che non mi sono posta. Renzi avrà il mio appoggio sempre, anche da semplice cittadina». C’è la corsa a scendere dal carro e lei ci sale? «Io non vedo altri punti di riferiment­o».

Se all’ingresso dell’antica stazione fiorentina ci fosse un contatore, registrere­bbe più partenze che arrivi: non tra i partecipan­ti, che sono tanti come sempre, quanto fra i dirigenti. Bonaccini non verrà e come lui altri «big» del Pd bolognese. Chiamparin­o, spiega l’ufficio stampa, «è troppo impegnato tra Torino e provincia». Prodi ieri era a Firenze: «Non sapevo neanche che ci fosse la Leopolda! Non vedo perché mi avrebbero dovuto invitare, m’han detto che era una roba da giovani». Parisi appare solo in foto, ma Renzi lo ringrazia per l’aiuto che gli sta dando. E Fassino? Ha troppi incontri «per la costruzion­e della coalizione».

Tra i parlamenta­ri dem la kermesse è meno fashion di una volta. Resistono i renziani di ferro come Guerini, Rosato, Ermini, Giacomelli, Giachetti, Picierno, Bonafé, Rotta, Malpezzi.

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