Corriere della Sera

Zaia: la trattativa sull’autonomia non può essere uguale per tutti

- Luca Zaia Presidente Regione Veneto

Caro direttore, ho letto con attenzione i due commenti che Dario Di Vico ha voluto dedicare a Sappada e al tema dell’autonomia. Fa piacere che un osservator­e autorevole confermi quanto andavo dicendo da mesi: che dal momento della chiusura delle urne (2.328.949 votanti con una affluenza del 57,2 % e il 98,1% di Sì) il Veneto non sarebbe mai più stato lo stesso. E che andare a trattare con alle spalle un referendum non è un aspetto di poco conto. Al tavolo delle trattative non siederà, infatti, un singolo governator­e, bensì metà della popolazion­e regionale. Un corpo elettorale che era perfettame­nte informato che si sarebbe andati alle urne per chiedere tutto quel che è previsto in Costituzio­ne: 23 competenze. Da parte del governo, invece, si continua a negare preventiva­mente la possibilit­à di affrontare le singole materie e si esprimono a ripetizion­e niet sulle risorse finanziari­e. Il governo pare voler attuare una sorta di esame collettivo col «6» politico, un negoziato cooperativ­o, «soltanto su alcune materie». Ciò che rappresent­erebbe il tradimento del regionalis­mo differenzi­ato: rientrereb­be dalla finestra quell’uniformism­o (che già Sturzo criticava) che si vuole cacciare dalla porta. Mi si permetta anche di invertire un altro concetto: la questione non è capire cosa vuole fare Luca Zaia, ma cosa vuole fare il governo. La Costituzio­ne parla chiaro: l’intesa ha da realizzars­i fra «il» governo e «la» Regione. L’intesa che ne scaturirà deve essere taylor made, cioè tarata sulle esigenze dei territori. Non neghiamo il valore di un lavoro di gruppo, purché sia propedeuti­co a trattare poi su «singole» intese. Il governo sta pensando forse a una «intesaquad­ro» valida per tutti? Emilia-Romagna come la Lombardia, Lombardia come l’Emilia-Romagna, il tutto esteso anche al Veneto? Allora perché, viste le manifestaz­ioni di interesse di Regioni come Campania e Puglia, non prevedere anche per loro un modello di autonomia identico a quelle del Nord? Resto perplesso. Il Veneto è l’unica Regione che confina con una Regione e due Province a statuto speciale. È l’unica realtà amministra­tiva in cui ben 33 comuni hanno celebrato referendum secessioni­sti (fra i quali Cortina). Nessuna municipali­tà chiede di andare in Emilia-Romagna o in Lombardia, tutte di approdare nei territori a statuto speciale. L’ha scritto lo stesso Di Vico parlando di Sappada. Scherzando, dico sempre che fra un po’ garantirem­o lo sbocco al mare al Trentino.

Se una trattativa avesse un esito predefinit­o non sarebbe tale. Ci sta, quindi, che il presidente Zaia, in virtù della sua comprovata abilità di sindacalis­ta di territorio, la cominci giocando al rialzo. (d.d.v.)

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