Corriere della Sera

Sala e le intese con Forza Italia «Insieme sulle grandi battaglie»

Il sindaco: le differenze restano. Berlusconi raccoglie fondi: cena da 10 mila euro a posto

- Maurizio Giannattas­io

Altro che semplice atto di cortesia. Il sindaco di Milano, Beppe Sala sceglie la contro-Leopolda di Forza Italia («Alla Leopolda non sono stato invitato, ma comunque avevo altri impegni») per lanciare un appello all’unità e combattere insieme — centrosini­stra e centrodest­ra — battaglie comuni a partire dalle esigenze del territorio.

Tocca proprio a Sala, aprire la tre giorni di Idee Italia, la kermesse azzurra che servirà ad arricchire il programma di FI alle Politiche. Il sindaco a capo di una coalizione di centrosini­stra, stringe la mano all’organizzat­rice del workshop Mariastell­a Gelmini e a Paolo Romani. «In politica le differenze ci sono eccome — dice Sala —, io provo più irritazion­e che altro quando sento chi dice che non c’è differenza tra destra e sinistra. Ci sono però momenti in cui bisogna lavorare insieme. Sulle grandi battaglie dobbiamo lavorare insieme nell’interesse del territorio». Il modello resta quello sfortunato usato per Ema («perdere mi ha fatto soffrire quasi fisicament­e») A Roma quando istituzion­i di colori differenti si sono messe insieme per tentare di portare a casa l’Agenzia del farmaco. Sala elenca le «battaglie comuni» a partire dalla manovra finanziari­a del governo: «Stiamo molto attenti che non si esaurisca nel portare avanti a Roma l’interesse dei singoli partiti non vorrei che chi ci rimettesse fossero gli enti locali». Seguono devolution fiscale, centro di produzione Rai e Consob da portare a Milano. «Non appartengo a quel numero di persone che dicono te- niamoci le tasse e affermano principi non costituzio­nali ma bisognerà trovare il modo di premiare chi dà un contributo maggiore nell’interesse del Paese. Milano ha lasciato sul piatto 114 milioni nel 2017». E ancora: «Della Rai sono anni che ne parliamo e credo che sia nel suo interesse portare una parte della sua produzione qui. Che la Consob sia spezzata tra Roma e Milano con larga prevalenza nella Capitale, non è accettabil­e». Un’apertura la incassa subito: «Apprezzo e rilancio la proposta del sindaco sulla necessità di far fronte comune, ben oltre gli schieramen­ti, per sostenere a Milano la nascita di un grande centro di produzione Rai — replica Gelmini — Per una buona causa lavoriamo assieme».

Il resto della giornata passa tra dibattiti e dichiarazi­oni a margine. Come quella di Gelmini

La strategia Alla kermesse azzurra l’invito a «lavorare per il territorio» a partire dalla manovra

sul patto anti-inciucio chiesto da Salvini: «Sono convinta che Salvini abbia piena fiducia in Berlusconi e che il centrodest­ra si candidi alle prossime elezioni politiche non per partecipar­e ma per vincere». O come quella di Paolo Romani che azzanna Alfano su Ema: «Dov’era quando si è votato? Se non hai le p... non fai il ministro». Tra gli ospiti, oltre Sala, ci sono altri in distonia con il colore azzurro. Come Massimo Bonini, segretario della Cgil o Pietro Ichino. Persone lontane dal berlusconi­smo come Nicola Rossi e Luca Ricolfi. Nella sala ci sono anche una quarantina di studentess­e. Sono dell’Accademia profession­ale Pbs di Monza: «È una lezione di educazione civica — dice la preside — perché parlano anche i sindacati». Ma adesso, tutti gli occhi sono puntati su domani, quando arriverà Silvio Berlusconi per chiudere la tre giorni e poi partecipar­e a Che Tempo che fa. Ieri, l’ex premier, intervenen­do telefonica­mente all’assemblea di Confapi, è tornato ad attaccare i grillini: «I parlamenta­ri 5 Stelle hanno una profonda invidia del ceto medio. Un’invidia che diventa odio nei confronti degli imprendito­ri»». Intanto si sta lavorando per raccoglier­e fondi in vista della campagna elettorale azzurra. Sarà un evento molto ristretto e molto costoso: una cena, l’11 dicembre, nella dimora di Berlusconi ad Arcore. Cenare con Silvio costerà 10 mila euro a testa.

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 ??  ?? Matteo Salvini, 44 anni, con Gianni Letta, 82 anni, al convegno di Confapi (Imagoecono­mica)
Matteo Salvini, 44 anni, con Gianni Letta, 82 anni, al convegno di Confapi (Imagoecono­mica)

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