GUERRA DEI SESSI DOPO WEINSTEIN COSI’ CRESCONO NUOVI MURI
I primi effetti del caso americano sulla nostra vita di tutti i giorni
Doveva succedere e infatti sta succedendo. La guerra tra sessi che è deflagrata dopo il caso Weinstein non resterà senza conseguenze sulla nostra vita di tutti i giorni. E non parlo solo delle complicazioni nei rapporti interpersonali che più interessano ai single. Sentite cosa racconta al nostro forum online «Supplemento singolo» un lettore che si firma Selezionatore: «Visto il vento che tira in termini di denunce per molestie sessuali, la società di selezione per cui lavoro ha emanato un direttiva per cui, nei colloqui preliminari ai candidati, le candidate donne sosterranno colloqui con selezionatrici donne, mentre gli uomini con selezionatori. Nei colloqui successivi, quelli decisivi per l’assunzione, le candidate rimaste in lizza verranno esaminate da una coppia di selezionatori: un uomo e una donna. Particolare: il nostro amministratore delegato è donna, la direttiva è sua».
Ecco qua, direte voi: nel 2017 per tutelare i più fragili siamo ancora costretti a erigere muri. Come se non bastasse a evitare i soprusi, che ognuno di noi esercitasse il semplice autocontrollo e praticasse il rispetto per gli altri. E invece sentite la motivazione della manager: «Prima di emettere la direttiva — spiega il lettore — la nostra amministratrice delegata ci ha riuniti tutti, selezionatori e selezionatrici, per dircene la motivazione. Non voleva perdere nessuno di noi. E ancor meno voleva correre il rischio che il brand societario, per false accuse contro qualcuno di noi, sporte da qualche candidata non selezionata, fosse infangato». Il lettore si premura di specificare che l’amministratrice conosce i suoi selezionatori uno a uno, anche dal punto di vista umano. Insomma ci mette la mano sul fuoco. Ma se davvero è così, perché metterli a lavoro in coppia? Delle due, l’una. O la manager in realtà non si fida fino in fondo. Oppure crede che il vento sia cambiato a tal punto che, in un eventuale confronto, varrà di più la parola di una candidata scartata che quella di un professionista. In entrambi i casi è l’ammissione che siamo in guerra. Tanto vale scavare le trincee.