«Ma il carico sui lavoratori è diminuito»
Salvatore Iorio, direttore del personale di Amazon Italia, i lavoratori denunciano turni massacranti e straordinari obbligati.
«Partiamo dai numeri. Rispetto all’anno scorso lo straordinario è diminuito. Solo due giorni in più. Il contratto del commercio stabilisce il tetto delle 250 ore all’anno. Siamo molto al di sotto».
Pause contingentate. La corsa ad andare in bagno e tornare per garantire i carichi richiesti.
«I lavoratori hanno mezz’ora di pausa per il pasto e possono prendersi le pause che vogliono, ma devono comunicarlo al responsabile».
Avete rifiutato la loro richiesta di un contratto integrativo che riconosca maggiorazioni aggiuntive nei festivi e durante i notturni, non si può trovare un accordo?
«Rispettiamo il contratto del commercio. Lo stipendio medio lordo è di 1.450 euro per 14 mensilità. È prevista la maggiorazione del 15% nei notturni, del 30% nei festivi, del 50% a partire dalla nona domenica lavorativa durante l’anno».
Raccontano diversi lavoratori che l’organizzazione del lavoro lascia a desiderare. Alcuni sono costretti a fare 20 chilometri al giorno per spostare pacchi da un punto all’altro del centro.
«La rotazione è costante. Gli addetti lavorano a turno su 4 processi: il ricevimento della merce, lo stoccaggio, in cui il prodotto viene posizionato sugli scaffali, il prelevamento del prodotto a seguito dell’ordine, il confezionamento. Non tutti devono muoversi».
Neanche un bonus produttività.
«Diamo 700 euro in più dopo il primo anno di lavoro. E altrettanto per il passaggio di livello».
Rispettiamo il contratto commercio che garantisce festivi e notturni