Corriere della Sera

Serracchia­ni: l’autonomia sa essere virtuosa

- Giuseppe Alberto Falci Debora Serracchia­ni

poi a livello nazionale stare con noi». Dopodiché l’accordo, aggiunge, «deve comprender­e l’approvazio­ne dello ius soli e del biotestame­nto». Replica l’alfaniano Fabrizio Cicchitto: «Per statuto ogni regione può decidere autonomame­nte. Ad esempio nel Lazio faremo una intesa a sinistra. Non siamo un partito centralizz­ato, non siamo una sorta di Soviet». Tuttavia prima di rompere gli indugi Pisapia e i suoi vogliono ascoltare il discorso finale di Renzi alla Leopolda. «Da Firenze — confida Tabacci — ci aspettiamo parole chiare». Faccia a faccia Giuliano Pisapia, 68 anni, leader di Campo progressis­ta, e Piero Fassino, 68, del Pd, ieri al convegno «Cattolici democratic­i» a Roma (Ansa)

Caro direttore, dopo aver letto l’editoriale di Dario Di Vico su Sappada e il Friuli, ho sentito il dovere di farle giungere una riflession­e. Siamo una piccola regione, di cui pochi hanno una chiara cognizione, ma su cui parecchi sono pronti a discettare, soprattutt­o se si tratta di variare sul tema «privilegi alle Regioni speciali», magari ispirandos­i al caso di Sappada che lascia il Veneto. Io sono convinta che lingua, cultura, sentimenti contino per quei sappadini che da 10 anni chiedono di tornare in Friuli. Dalle sue origini durante il Patriarcat­o di Aquileia alla Repubblica libera della Carnia del 1944, Sappada si colloca naturalmen­te in quest’area. Ho sostenuto che il ritorno di Sappada in Friuli-Venezia Giulia sia un ristabilim­ento della normalità. Scopro, leggendo Di Vico, che questo è un approccio «protoleghi­sta». Non posso accettarlo. Potrei dire a Di Vico che è leghista la sua affermazio­ne che tutto il Nord è un’unica regione, dato che leghista è l’idea della Macroregio­ne del Nord. Il punto è sempre quello: le Regioni speciali. Delle quali si fa un sol mazzo, senza distinguer­e tra chi spreca e chi usa l’autonomia per fare riforme e razionaliz­zare spesa e servizi. Il Friuli-Venezia Giulia è una regione che non gode di flussi privilegia­ti di risorse statali, e che anzi ha concorso più delle ordinarie al risanament­o della finanza pubblica. La nostra Regione paga interament­e da sé il sistema sanitario regionale e il trasporto pubblico locale. La nostra autonomia realizza il principio di sussidiari­età, e gli abitanti di Sappada sanno bene che non saranno coperti d’oro. Saranno sempliceme­nte in un organismo che sentono casa loro.

Presidente Friuli-Venezia Giulia

1. Sulle ragioni che hanno portato Sappada verso il Friuli- Venezia Giulia riporto le dichiarazi­oni di Gianclaudi­o Bressa del Pd e sottosegre­tario agli Affari Regionali : «Parliamoci chiaro la vera motivazion­e sono i soldi. Sappada ne aveva bisogno per gli impianti». 2. L’ho definita protoleghi­sta perché non avevo mai sentito un esponente del Pd far riferiment­o al concetto di «ceppo». Che rimanda a stirpe, razza, etnia. E lei a proposito dei sappadini ha parlato di «gente rimasta a lungo staccata dal suo ceppo». (d.d.v.)

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