Serracchiani: l’autonomia sa essere virtuosa
poi a livello nazionale stare con noi». Dopodiché l’accordo, aggiunge, «deve comprendere l’approvazione dello ius soli e del biotestamento». Replica l’alfaniano Fabrizio Cicchitto: «Per statuto ogni regione può decidere autonomamente. Ad esempio nel Lazio faremo una intesa a sinistra. Non siamo un partito centralizzato, non siamo una sorta di Soviet». Tuttavia prima di rompere gli indugi Pisapia e i suoi vogliono ascoltare il discorso finale di Renzi alla Leopolda. «Da Firenze — confida Tabacci — ci aspettiamo parole chiare». Faccia a faccia Giuliano Pisapia, 68 anni, leader di Campo progressista, e Piero Fassino, 68, del Pd, ieri al convegno «Cattolici democratici» a Roma (Ansa)
Caro direttore, dopo aver letto l’editoriale di Dario Di Vico su Sappada e il Friuli, ho sentito il dovere di farle giungere una riflessione. Siamo una piccola regione, di cui pochi hanno una chiara cognizione, ma su cui parecchi sono pronti a discettare, soprattutto se si tratta di variare sul tema «privilegi alle Regioni speciali», magari ispirandosi al caso di Sappada che lascia il Veneto. Io sono convinta che lingua, cultura, sentimenti contino per quei sappadini che da 10 anni chiedono di tornare in Friuli. Dalle sue origini durante il Patriarcato di Aquileia alla Repubblica libera della Carnia del 1944, Sappada si colloca naturalmente in quest’area. Ho sostenuto che il ritorno di Sappada in Friuli-Venezia Giulia sia un ristabilimento della normalità. Scopro, leggendo Di Vico, che questo è un approccio «protoleghista». Non posso accettarlo. Potrei dire a Di Vico che è leghista la sua affermazione che tutto il Nord è un’unica regione, dato che leghista è l’idea della Macroregione del Nord. Il punto è sempre quello: le Regioni speciali. Delle quali si fa un sol mazzo, senza distinguere tra chi spreca e chi usa l’autonomia per fare riforme e razionalizzare spesa e servizi. Il Friuli-Venezia Giulia è una regione che non gode di flussi privilegiati di risorse statali, e che anzi ha concorso più delle ordinarie al risanamento della finanza pubblica. La nostra Regione paga interamente da sé il sistema sanitario regionale e il trasporto pubblico locale. La nostra autonomia realizza il principio di sussidiarietà, e gli abitanti di Sappada sanno bene che non saranno coperti d’oro. Saranno semplicemente in un organismo che sentono casa loro.
Presidente Friuli-Venezia Giulia
1. Sulle ragioni che hanno portato Sappada verso il Friuli- Venezia Giulia riporto le dichiarazioni di Gianclaudio Bressa del Pd e sottosegretario agli Affari Regionali : «Parliamoci chiaro la vera motivazione sono i soldi. Sappada ne aveva bisogno per gli impianti». 2. L’ho definita protoleghista perché non avevo mai sentito un esponente del Pd far riferimento al concetto di «ceppo». Che rimanda a stirpe, razza, etnia. E lei a proposito dei sappadini ha parlato di «gente rimasta a lungo staccata dal suo ceppo». (d.d.v.)