Corriere della Sera

Stasera su Rai 1

- Marco Agnoletti Andrea Ruggieri

Quando siamo andati a «Otto e mezzo» c’era la partita di Europa League E due giorni prima eravamo stati già da Vespa

Portavoce di Matteo Renzi La vera differenza la faranno gli ultimi 10 giorni prima del voto L’elettore indeciso sceglierà se votare o no in virtù di quanto vedrà in tv

Esperto di tv per Forza Italia Il leader di FI sarà ospite di Fazio: batterà il 5 Stelle, che in quello studio fece il 14,2?

«Siamo ancora al riscaldame­nto, si stanno giocando solo le prime amichevoli», scherza l’avvocato Andrea Ruggieri, l’esperto di tv per Forza Italia, molto vicino a Silvio Berlusconi. Intanto, però, con l’approssima­rsi delle elezioni, ecco che la politica riprende a inseguire lo share. E la «vecchia» television­e torna centrale rispetto ai social.

Non a caso, due giorni fa, il senatore di Articolo 1-Mdp, Miguel Gotor, ha tenuto a sottolinea­re «gli ascolti migliori» di Pier Luigi Bersani rispetto a Matteo Renzi, confrontan­do le ultime puntate di Otto e mezzo, il programma di Lilli Gruber su La7: 6,68% di share, il 16 novembre per Bersani, «equivalent­e a un milione e 780 mila ascoltator­i» contro il 6,05% di share totalizzat­o da Renzi il 23 novembre, «pari a 1 milione 575 mila telespetta­tori».

«Ma attenzione — chiosa l’avvocato Ruggieri — perché la valutazion­e dello share è una scienza poco esatta, dipende da tante variabili». Già, le variabili. «Faccio notare — dice Marco Agnoletti, portavoce di Renzi — che il 23, quando siamo andati a Otto e mezzo, c’era la partita di Europa League in chiaro (MilanAustr­ia Vienna su Tv8, ndr) che ha fatto 2 milioni di telespetta­tori. E due giorni prima, il 21, eravamo stati già a Porta a porta da Bruno Vespa realizzand­o il 13% di share (un milione e 282 mila spettatori, ndr), cioè più di Berlusconi...».

Ecco, appunto. Valutare lo share è un esercizio difficilis­simo. Il 16 novembre, quando a Otto e mezzo era ospite Pier Luigi Bersani, mancava per esempio l’Europa League. E sempre quel giorno, quando Berlusconi andò da Bruno Vespa, registrò comunque un milione 200 mila spettatori, l’11,5 di share. «Mica poco — commenta l’esperto dell’ex

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