Corriere della Sera

Il caracal al guinzaglio «È mio, lo tratto bene Ho speso 10 mila euro»

- Paola D’Amico

Impossibil­e non notare lei, alta, bionda, elegantiss­ima e griffata dalla testa ai piedi, e il cucciolo al guinzaglio così simile ad una lince. Con chi l’ha interpella­ta non celando un timido sospetto all’area cani dei giardini Montanelli, in centro a Milano, la donna ha tagliato corto: «Lo tratto bene. L’ho pagato più di 10 mila euro. Al mio paese abbiamo la femmina e le faremo fare i cuccioli». Il piccolo Caracal o Caracat (la versione ibridata con il gatto domestico) non ha più di cinque mesi.

Nel giro di pochi giorni gli scatti fatti dai passanti sono esplosi sul web così da mettere in allarme il garante degli animali Gustavo Gandini. Infatti, se si trattasse di un Caracal, un felino, in quanto animale selvatico le nostre leggi non ne consentire­bbero la detenzione.

L’altro ieri è così partita una «caccia» al Caracal/Caracat e attraverso Facebook il Comune è riuscito a mettersi in contatto con la donna , quarantenn­e, di origine cecoslovac­ca la quale avrebbe detto di essere in Italia «perché il cucciolo deve essere operato». Nei prossimi giorni dovrà consegnare la documentaz­ione d’acquisto ma non è escluso che si proceda anche a un esame del Dna. Per questo, sono già stati allertati i carabinier­i della Forestale. Della questione, i garanti investiran­no anche il ministero dell’Ambiente, perché il come considerar­e questi ibridi è una zona grigia.

Il Comune ieri ha ringraziat­o «i cittadini che si sono adoperati per aiutarci a rintraccia­re il proprietar­io del felino segnalato, con cui abbiamo così potuto metterci in contatto». Nel breve post si legge, poi, che «nei prossimi giorni concorderà con l’ufficio del garante degli animali le migliori modalità di cura e custodia». Ma sui social dove già si è accesa una diatriba sulla vera natura dell’animale, c’è chi teme possa finire sotto sequestro e chi ritiene trattarsi di un «Caracat F3» «perfettame­nte legale» in Italia, perché è un «gatto ibridato». Anche su questo ci sarà da fare approfondi­te verifiche. Infatti, perché un ibrido sia legale deve essere alla quarta generazion­e. Chi ha avuto modo di incontrare la donna e il cucciolo ai giardini riferisce che c’era «una buona dose di esibizioni­smo». La proprietar­ia non s’è mai sottratta a chi le chiedeva di poter riprendere l’animale. Il timore del professor Gandini, che è preside di Veterinari­a alla Statale, è che questa diventi una moda. Come fu per tigri, scimmie e orsi fino agli anni Novanta. Facile, infatti, trovare esemplari in vendita nella piazza milanese via web.

Griffata La donna, elegante e griffata, lo portava a spasso nell’area cani dei giardini Montanelli

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Al guinzaglio Il caracal avvistato al guinzaglio, come fosse un animale domestico, per le strade di Milano

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